Ricorda un occhio questa libreria della designer Natascha Harra-Frischkorn. Si chiama Chuck ed è composta da fasce di legno flessibili trattenute da anelli ai lati. Le doghe si flettono per trattenere i volumi, la libreria li cattura in virtù della misura. Un bell’oggetto d’arredo, anche se poi uno si chiede sempre se sia davvero funzionale secondo i due parametri standard: la comodità dei libri, che non vanno compressi o svergolati; la capienza, perché a ben vedere uno le librerie le compra per tener il maggior numero possibile di volumi, e non per farne semplicemente sfoggio. Ma se l’obiettivo è una libreria bella da vedere, beh qui il colpo d’occhio – appunto – è davvero niente male.
Se poi vi stuzzica una libreria che è anche una mappa di città, eccola qua.
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