La mia prima volta in bici

L’immagine (siamo a Spirano nel 1954) è tratta dall’archivio Storylab

La prima volta in bici è un classico. Il mezzo a pedali in questione era un cosino blu ruote del 18, il minimo dei minimi, credo. L’età del ciclista, intorno ai 4-5. Il luogo preposto, un corsello che si perdeva tra le case dove abitava mia nonna, ovvero tra le case del piano Fanfani, c’è chi ha memoria per queste cose. Istruttore mio padre, che mi dice: «Per andare in bici devi pedalare e guardare sempre dritto davanti a te». Semplice e chiaro. Sennonché la prima volta sono finito in terra sbucciandomi parecchio. Non ci volevo riprovare, volevo ancora le rotelle. Niente, mi fa lui, rotelle basta. A ‘sto punto riprovo, ma la paura vince. Solo verso sera, a cortile sgombro, provo di nuovo e il miracolo si compie. Perché andare in bici è così che funziona, prima niente e poi d’improvviso succede. Ho fatto per chiamare il mondo a testimone, e sono burlato in terra di nuovo. Il giorno dopo, preso da sacro fuoco, mi sono spinto oltre quel piccolo mondo di case: dritto alla Santella che ricordava i bambini morti di tifo, dove partiva una discesa memorabile, infinita, tutta sterrata. In fondo ci sono arrivato, ma rotolando con la bici al seguito. La sera ero uno straccio, zoppicavo, per fortuna mio nonno faceva il massaggiatore. Mi ha tirato in camera sua brontolando e mi ha spalmato chissà quale lozione (canfora?). Ricordo ancora il polpaccio che, dopo un massaggio che non finiva mai, a momenti mi va a spasso da solo, distante dall’abituale sede. Ricordo che il nonno lo faceva sobbalzare quasi fosse una salsiccia. La bici? Ci ho messo qualche giorno per vincere la fifa.


Per gli appassionati del genere, una bella collezione di prime volte.

2 Commenti

  • Claudio Calzana Posted 1 Novembre 2010 16:15

    Dear Mitobel, cambiano magari gli anni e le latitudini, ma le richieste dei padri sempre ardite restano. Quando poi si ha a che fare con le biciclette, tutto si complica, per via di quella "prima volta sul sellino" che vista dopo sembra facile, ma al tempo in cui accadde neanche per sogno. Grazie del tuo ricordo, a presto.

  • mitobel Posted 31 Ottobre 2010 23:57

    Ricordo mio padre che,avevo 8 anni,si ostinava ad insegnarmi a partire con entrambi i piedi appoggiati in terra,senza sedere sul sellino,visto che non ci arrivavo.Avrei dovuto poi spingere sul pedale per darmi lo slancio e contemporaneamente sedermi sul sellino:uno stress!Era una 'Graziella' lilla nuova fiammante..

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