Il libro allo specchio

René MagritteLa riproduzione vietata (Ritratto di Edward James).

Tutto è assolutamente realistico e dettagliato in questo dipinto di Magritte. Se non fosse che lo specchio si rifiuta di fare il suo lavoro, prendendosi gioco di noi altri spettatori. Edward James, il mecenate qui ritratto, non lo vediamo in viso, a perfetta e compiuta negazione. Il realismo più compiuto è al servizio dell’inquietudine più profonda, lo spaesamento è massimo e totale. L’arte, insomma, accoglie il reale giusto per reinventarlo a piacimento. Lo stesso accade nella vicenda narrata dal romanzo posato sulla mensola, peraltro riflesso in maniera corretta dallo specchio. Si tratta de Le avventure di Gordon Pym di Edgar Allan Poe nella traduzione di Charles Baudelaire. Un testo che pare un normale romanzo di avventure, ma che improvvisamente vira nel finale verso un luogo irreale e misterioso. Anche il libro qui ritratto comporta uno smarrimento, un “perdersi” che richiama a perfezione quel che accade nel quadro. L’arte di Magritte è specchio impossibile e infedele. Un’arte niente affatto verosimile, e per ciò stesso vera.


A proposito, Giorgio Caproni nello specchio d’Enea.

1 Commento

  • Ida Bamberga Premarini Posted 13 Settembre 2023 11:37

    Devo confessarlo, il quadro di Magritte mi mette in uno stato di angoscia, chiunque sia lo sconosciuto protagonista dell’opera. Per me è l’infinito senza volto, il mistero privo di orizzonte. L’ho guardato, studiato, cercando di interpretare il messaggio e con la volontà di leggerlo con gli occhi dell’autore, ma il risultato è sempre stato quello: un’inquietudine quasi rabbiosa. Ogni volta mi ritornano alla memoria i quadri fiamminghi, dove uno specchio, una finestra o una superficie metallica raccontano tutto quello che accade intorno alle figure centrali, nei minimi particolari. Così, con la fantasia, anche io posso entrare a far parte del gioco e il mondo si allarga a dismisura.
    Qui no. I colori sono forti, ma cupi, tristi, avvilenti, duri. L’unico elemento colorato è il libro posto sulla mensola, quasi a dire che la bellezza e la speranza stanno proprio e soltanto nella fantasia. E del resto è anche l’unico elemento riprodotto perfettamente dallo specchio, che ne rivela il contenuto. Forse il suggerimento per dare un volto a quella figura enigmatica è quello di affidarsi semplicemente all’immaginazione o lasciar perdere…

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