Marcos Breder la pensa così: ci sono libri più e meno importanti, e dunque non li puoi mettere tutti sullo stesso livello. Serve un codice semplice e condiviso: la matematica gli viene in soccorso e il gioco è fatto. Con una libreria così, però, facile che ti concentri più sul gioco che sulle copertine. E’ come una cornice che la sa più lunga del quadro. Ma una cornice, mi sembra chiaro, deve portare l’attenzione sul quadro, mica rubargliela. A meno che il quadro sia una crosta, nel qual caso la cornice risulta sprecata.
Tra parentesi
e poi …
Il dito nella tazza
Andrea Vitali, Annie Dillard, Cesare Pavese, Daniele Del Giudice, dialetto, Elsa Morante, Flannery O’Connor, Fulvio Panzeri, Giorgio Agamben, Giorgio Fontana, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Goethe, Günter Grass, Henry James, Houdini, Just-Lit, Karl Kraus, Ludwig Wittgenstein, Luigi Meneghello, Marco V. Burder, Milan Kundera, Nicolàs Gómez Dávila, Paolo Quaresima, Paul Valery, Primo Levi, Roberto Calasso, Roland Barthes, Rossella Monaco, Stendhal, Thomas Mann, Tommaso Campanella, Tommaso Landolfi, Walter Benjamin
3 Commenti
Ma in Italia si trova questa libreria? Hai già visto dove?
Certo, quello va segato via, minimo.
Bella, bellissima! Me ne sono innamorata. Ma senza quell'insulso vasetto al centro!
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