Umberto Notari e la Donna Tipo tre

A volte leggere apre orizzonti: non dico i classici, o libri per forza conclamati e famosi. No, parlo di titoli magari ignoti, libri che ci sono contemporanei anche se indubbiamente passati di moda, anzi proprio per questo. Così accade con il piccolo saggio di Umberto Notari, La Donna “Tipo Tre” che, all’ombra di una copertina deliziosa, racconta come e quando la donna italiana si è emancipata; è stato scritto nel 1929 da un eccentrico futurista ricordato da Pablo Echaurren nelle sue scorribande editoriali (Nel paese dei bibliofagi). Sconvolto o perlomeno assillato da donne per lui nuove e sconosciute, che lavorano, che si emancipano, che si impongono al maschio e marito, Notari delinea un ritratto – con sguardo talvolta impassibile, talvolta partecipe e ironico – di queste inusitate amazzoni. Riedito da “La Vita felice”, La Donna “Tipo tre” è un piccolo capolavoro che, letto oggi, restituisce spessore a un cammino al femminile lungo e tortuoso, non privo di inciampi e discriminazioni. Notari si inquieta non la donna “uno”, ovvero la madre esemplare, sposa e figlia dedita al dovere; nemmeno per la “due”, ovvero la femmina senza legge e fuori legge, che vive per l’altrui piacere, diciamo pure la prostituta di bordello, cui Notari dedicò lo scandalosissimo Quelle signore; semmai la donna emancipata, quella che vuol mettersi alla prova, osa mettere piede nel mondo del lavoro, non ne vuol sapere della tradizione e respira la modernità, scompaginando abitudini e costumi. Questo libro in effetti è un piccolo trattato sulla modernità, sui suoi pregi e difetti, tra elettricità e televisione (forse è il primo testo italiano che ne parla), tra nuovi lavori delle donne, che a casa proprio non ci vogliono stare, e maschi spiazzati. Anzi, niellati, come scrive Notari, da «quel quid candidamente cinico, a fondo utilitario, che non è venalità, né mercimonio, ma ragionata convenienza, calcolo, ipoteca».


Un altro grande autore di quegli anni, Alfredo Panzini.

2 Commenti

  • Malcolm Posted 17 Luglio 2021 10:51

    Ormai mi sa che siamo arrivati alla donna tipo 6, 7… chi ce la fa a tenere il conto?

    • claudio calzana Posted 17 Luglio 2021 11:56

      Su certi temi perdere il conto è tutta salute….

Aggiungi Commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *