Il primo gennaio di Eugenio Montale

Il primo gennaio di Eugenio Montale

So che si può vivere non esistendo, emersi da una quinta, da un fondale, da un fuori che non c’è se mai nessuno l’ha veduto. So che si può esistere non vivendo, con radici strappate da ogni vento se anche non muove foglia e non un soffio increspa...

Mario Luzi, non tra i bambini

Mario Luzi, non tra i bambini

Nel 1997 girava voce che, dopo Montale nel 1975, il Nobel toccasse di nuovo a un italiano, e sembrava che fosse la volta di Mario Luzi. La giuria svedese, invece, gli preferì Dario Fo. Luzi ci rimase male, non per la scelta in sé, ma per quel che...

Giovanni Raboni, il re-censore

Giovanni Raboni, il re-censore

Ci vuole coraggio per cantare fuori dal coro. Parafrasando Jannacci, ci vuole pure orecchio, anzi parecchio. Per averne la prova basta anche solo scorrere alcune delle recensioni composte da Giovanni Raboni tra il 1964 e il 2014, una bella...

Falotico

Falotico

Aggettivo prezioso e raro, falotico l’ho impiegato a conclusione del mio articolo dedicato a Una giornata con Dufenne di Mario Tobino. Bene, è giunta l’ora della spiega. Falotico significa bizzarro, strano, capriccioso, balzano e via...

La cifra poetica di Antonia Pozzi

La cifra poetica di Antonia Pozzi

Ventisei anni appena di ardente vita, Antonia Pozzi si suicidava il 3 dicembre del 1938 nelle campagne intorno all’abbazia di Chiaravalle. Lei si definiva «anima palpitante, ridente, nostalgica, appassionata», teneva un diario in forma...

Sette poeti in riva al mare

Sette poeti in riva al mare

Era un lettore onnivoro, eppure Borges diceva che «il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare». Anche i poeti italiani da sempre sono affascinati dal mare, e non a caso: abbiamo migliaia di chilometri di costa, il Mediterraneo è antico...

Il Gattopardo nostro contemporaneo

Il Gattopardo nostro contemporaneo

San Pellegrino Terme, luglio 1954: Lucio Piccolo viene indicato quale promessa della poesia da Eugenio Montale. Tutti si aspettano un baldo giovanotto e si trovano invece al cospetto di un barone siciliano che ha passato i cinquanta. Un tipo...

Equoreo

Equoreo

E poi ci sono voci che ti saltano fuori all’improvviso: equoreo sta per marino, proprio del mare. Deriva da aequor-aequoris, che sta per superficie piana, richiama il mare quando è calmo davvero, non imbrogliato dal vento. Espressione nobile, che...

Scolta? Arruffio?

Ebbene sì, ieri ho ceduto di nuovo all’impulso di usare delle parole desuete e belle, che immagino come certi animali a rischio estinzione. Ho impiegato “scolta”, ovvero guardia, sentinella, e “arruffio”, ovvero...

Il bulino che tarla

Paolo ieri ha distinto uzzolo da fregola. Sembrerebbe tempo perso, e invece io adoro la nobile arte del definire. Un esempio? L’altro giorno ho parlato di sgorbia, che magari qualcuno potrebbe impropriamente confondere con il bulino. No...