L’anno che verrà

Il Dialogo tra un venditore di almanacchi e un passeggiere di Giacomo Leopardi secondo Ermanno Olmi: a questo poetico cortometraggio del 1954 affido i miei auguri per voi, cari lettori.


A proposito ddi Leopardi, sempre caro mi fu quest’infinito.

2 Commenti

  • Ida Bamberga Premarini Posted 30 Dicembre 2022 20:40

    Un Natale ormai lontano. Note struggenti per un gelido paesaggio innevato; povertà nei passi cadenzati dei due suonatori di strada che si allontanano dal loro casolare per tentare in città la fortuna di qualche soldo; silenzio dolente nell’ingresso alla città, con cambio di scena. Pur movimentato e luminoso, il fondale presenta altri personaggi che dicono con gli occhi la fame e la fatica di una vita di stenti. Ecco la venditrice di cartoline benauguranti e il venditore di almanacchi per l’anno nuovo: venditori di quella speranza che in loro pare spenta. E poi l’incontro dell’uomo con un passante, un dialogo pacato e pure sconvolgente che dice sui volti le due esperienze di vita, totalmente diverse eppure profondamente accostabili. Ed ecco la magia finale: il passante acquista un almanacco chiedendo al venditore il più bello, e questi gli offre un calendario la cui copertina è una ventata di speranza: un vascello a vele spiegate, gonfiate da un vento benevolo, dalla speranza, appunto.

  • Domenico Posted 30 Dicembre 2022 08:43

    Poesia pura.

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