Fagioli

Laviano, un’anziana davanti alla sua baracca. Siamo nel 1990, dieci anni dopo la scossa (foto di Riccardo Venturi).

[14] I miei ricordi si affollano senza un ordine esatto, proprio come i fagioli quando l’acqua bolle: su e giù per la pentola, spinti e rapiti da una certa ragione. Così le immagini non si fanno annunciare, men che meno sopportano di esser messe in fila per un tracciato sicuro, per un’esatta sequenza e andatura. No, vengon su alla rinfusa, e io lascio fare. D’altronde, non avrebbe senso altrimenti, negli anni ho capito che è inutile opporsi, tanto comandano loro. A pensarci bene, però, è strano che io ricordi alcuni dettagli anche minimi, mentre altri momenti magari maggiori sono nascosti chissà dove, in attesa di qualche richiamo per farsi palesi. Le docce, per esempio, quelle le ho ben presenti. Erano al campo di calcio, solo che per via della scossa erano a cielo aperto, prive di tetto…

L’intero mio memoriale si trova ora raccolto nel volume Ritorno in Irpinia.

3 Commenti

  • Stefano Posted 22 Dicembre 2022 15:30

    Bel racconto di un momento duro per i terremotati e che rende l’idea di come fosse importante il lavoro dei volontari (sembra una contraddizione in termini..). Aneddoti precisi e nitidi, belli. Grazie tante!

  • Edoardo Gambirasi Posted 22 Dicembre 2022 09:15

    Inaugurate il 9 gennaio 2021 ?
    Va bene i ritardi cronici nelle ricostruzioni in Italia ma qui “refuso ci cova”

    • Claudio Calzana Posted 22 Dicembre 2022 12:30

      Grazie Edo, avevo scritto per errore 2021, poi subito corretto in 1981, ma si vede che avevo salvato male o il sistema si era ribellato…. Insomma, ora dovrebbe essere tutto a posto.

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