Re Carlo, Fantozzi e Buffalo Bill

Lorenzo si è letto d’un fiato i miei quattro romanzi. Leggete un po’ che mi scrive…

«È mai possibile o porco di un cane…» cantava De Andrè in “Carlo Martello ritorna dalla guerra”. Ecco, faccio mie le parole della canzone per dire: già, ma è mai possibile che io debba scoprire i romanzi di Calzana a così tanti anni dall’uscita? Dov’ero quando venivano pubblicati, perché non me ne sono accorto? Li ho letti in sequenza in quest’ultimo mese – me li hanno consigliati in biblioteca – dal Sorriso del conte a La cantante. Devo dire che a mio parere la letteratura italiana recente raramente ha espresso testi così ben scritti e divertenti. Si ride parecchio, i personaggi sono deliziosi, la Bergamo d’epoca ricca di avventure e segreti, a rappresentare la meglio la provincia, alcune espressioni dotte e probabilmente legate al tempo della narrazione impreziosiscono l’ordito. Fatico a indicare quale sia tra i 4 il romanzo migliore: il primo ha una sua splendida solidità narrativa, la trilogia a seguire appassiona e diverte per l’incontro paradossale tra il mito di Buffalo Bill e una piccola città come Bergamo. Perché, davvero, mentre leggevo ho riso da solo come mi capita di rado, con mia moglie che si chiedeva cosa stesse succedendo. Mi viene in mente che il testo della canzone di De Andrè lo scrisse Paolo Villaggio nel 1963, mentre il primo Fantozzi a dar retta a Wikipedia è del 1971, quindi fanno 50 anni precisi. Risate così spontanee non mi capitano da allora. Grazie per i suoi romanzi, Calzana, però la prossima volta che pubblica un libro veda di farmelo sapere per tempo…. Cari saluti, Lorenzo

Vi va un’altra recensione con tanto di illustrazione di una lettrice? Ecco le parole di Elena e la matita di Paola.

2 Commenti

  • Pigi Posted 29 Giugno 2021 08:57

    Una recensione coi fiocchi!

    • claudio calzana Posted 29 Giugno 2021 12:54

      Vero!. Paolo Villaggio, non dimentichiamolo, in Russia ha vinto il premio Gogol’. E ci siamo capiti.

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