Annaffiatoio pensoso

Diciamo riflessivo, o forse meglio pensoso. Questo strano annaffiatoio è opera della designer greca Katerina Kamprani, non nuova alla realizzazione di oggetti volutamente “scomodi”. Così rivisitato, l’attrezzo certo non sparge l’acqua per fiori e aiuole, no, se la riversa in un liquido moto perpetuo. E non è detto che funzioni, mi sa che l’acqua si rifiuta di tornare dentro la pancia della cosa. Viene in mente la pazzia d’Orlando, ricordate il canto XXIII del Furioso?

Fu allora per uscir del sentimento,
sì tutto in preda del dolor si lassa.
Credete a chi n’ha fatto esperimento,
che questo è ’l duol che tutti gli altri passa.
Caduto gli era sopra il petto il mento,
la fronte priva di baldanza e bassa;
né poté aver (che ’l duol l’occupò tanto)
alle querele voce, o umore al pianto.

L’impetuosa doglia entro rimase,
che volea tutta uscir con troppa fretta.
Così veggiàn restar l’acqua nel vase,
che largo il ventre e la bocca abbia stretta;
che nel voltar che si fa in su la base,
l’umor che vorria uscir, tanto s’affretta,
e ne l’angusta via tanto s’intrica,
ch’a goccia a goccia fuore esce a fatica.

Tornando al nostro annaffiatoio, vale la pena di chiedersi che senso abbia un oggetto siffatto, diciamo pure inutile e capzioso. Ora, se riflettere significa guardare verso di sé, dentro di sé, staccarsi da quel che accade fuori: ebbene, ciò viene plasticamente suggerito dall’attrezzo, tutto rivolto in interiore. Lo stesso principio vale per Orlando, che non riesce a sfogare il suo dolore perché, come scrive il poeta, il vaso è largo di ventre e ha la bocca troppo stretta. Insomma, per comprendere questo scomodo prodotto occorre venir via dalla funzione e portarsi dritti al sentimento. E quindi: con un semplice giro di becco, Kamprani è sconfinata in territorio artistico. Cioè, non offre risposte, ma distilla domande tipo la seguente: in certi momenti e situazioni non è il caso di ignorare quel che si combina, e ritrarsi da quel particolare gesto, o azione? Solo così è possibile pensare, ovvero verificare senso, misura e prospettiva.


Mettiamo il caso che vogliate iscrivervi alla mia newsletter mensile: bene, compilate fiduciosi.

Aggiungi Commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *