Nel mio post di ieri ho scritto proprio così: un libro letto in eBook ha tante pagine a seconda del font e della misura che si scelgono. Più precisamente: le pagine complessive quelle sono, ma una pagina di carta può durarne anche tre se si sceglie una visualizzazione da presbite. Il che significa che quando si dovesse fare una citazione da un eBook si rischia di far figure, o più facilmente non si saprebbe con precisione che numero di pagina inserire. In questo momento io sono a pagina 901-902 su 1283 di “Anna Karenina”, per dire. Con il libro quello vero è tutto più semplice e chiaro, pagina tale o tal’altra a seconda dell’edizione. È una faccenda un po’ straniante, pensate a un ragazzo in tesi, per dire. La risposta la dovevo a Carmen, che mi ha scritto in proposito. Non so dirti, carissima, se questa sia l’unica peculiarità storta dell’eBook, penso proprio di no. Se ne troviamo altre, tanto vale confessarcele per bene.
4 Commenti
Carissimo, in effetti anche gli eBook hanno un editore, magari poco noto, ma ce l’hanno. Quindi volendo puoi anche in questo caso citare Garzanti piuttosto che Adelphi, ma la corrispondenza tra i due mondi, carta e digitale, non c’è, ovvero facile perdersi. Insomma, sul tema bisogna tornarci ancora.
WOW… la mia collezione di figure da ingnorantissimo si impreziosice d’un’altra perla… e il prof bloggatore ne sa qualcosa…
Io la butto lì…
Il problema è come citare un libro di CARTA senza indicare l’edizione…no????
Mi capitò un giorno di cercare invano una citazione seguendo le indicazioni ricevute, senza badare all’edizione però!!!
AH AH AH… è stato divertente…
Da oggi, quindi se citeremo un libro diremo da e-book (modello e caratteristiche), arial 12, pag. 45 ecc… andremo tutti a comperare quel lettore di e-booke via così…
CHE SOLUZIONE BRILLANTE…
si nota che è il 31 luglio?
Ciao a tutti
Bepperò
E comunque… è SEMPRE una questione di carattere…
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