Parola tecnica, tratta dal linguaggio geometrico, un’isometria è una corrispondenza tra due superfici per la quale la distanza tra due punti della prima superficie è uguale alla distanza dei punti corrispondenti della seconda. In sintesi: sul piano A ci sta un segmento che, traslato, si può trovare pari pari sul piano B. Ma non è il medesimo segmento, è per l’appunto il risultato di una traslazione, di un movimento che però conserva la distanza tra i punti, ovvero crea una corrispondenza biunivoca. Ecco, per me il termine isometria equivale a ragionamento, riflessione: perché per spiegare un problema, per comprenderlo, lo si deve portare su un altro piano, illuminarlo di luce nuova, meglio ancora cambiare paradigma e prospettiva. Insomma, la mente lavora per isometrie, o perlomeno così io nel pensier mi fingo. In pratico, ve lo confesso sottovoce, tutti i miei editoriali nascono così, trasferendo la questione da un piano all’altro.
Per chi ama l’avventura, ecco altri editoriali del mio repertorio.
2 Commenti
L'impulisività, magari anche l'intuizione. A me piace pensare che trovare corrispondenze nel mondo – altrimenti caotico, casuale – sia un buon esercizio, e non solo per spirito di simmetria.
…quante isometrie la nostra mente può sopportare? cosa può semplificare il ragionamento? Secondo me: l'impulsività che, benchè possa far male, perlomeno non scomoderebbe Mondrian (che tra l'altro poco apprezzo…)
Aggiungi Commento