Distantismo

L’altra sera stavo chiacchierando con un imprenditore nel settore Grande Distribuzione. Chiacchiera che ti chiacchiera, nel riferire di come certi politici – e mica solo loro – le cose le vedono da lontano, o magari le allontanano per non vederle, ovvero per non dare le risposte sensate che tutti si attendono; insomma, il mio interlocutore ha buttato lì la parola “distantismo” per definire la malattia di tutti coloro che non sanno – ma soprattutto non vogliono – decidere. Con il suo permesso, propongo il termine nella mia rubrica delle parole belle, perché mi pare perfetto nell’inquadrare il vizio di chi si fa eleggere per poi non scegliere mai una strada, gli eterni indecisi dalla poltrona facile, quelli che non spostano un equilibrio che è uno perché non si sa mai. Decidere significa dividere, e un politico punta soprattutto a non dividere, perché perderebbe consenso e voti. Solo che, a forza di non decidere, il mondo la smette di girare, e a noi capace che gira qualcos’altro… Un’altra parola santa fior di conio? Devastanza.

2 Commenti

  • Claudio Calzana Posted 27 Settembre 2010 13:31

    Molto interessanti le tue proposte, molto bella l'idea delle lenti corrUttive. Bravo Lo Beppe, continua così che vai bene.

  • Anonymous Posted 27 Settembre 2010 10:44

    – Distantismo è bellissimo: Miopia, Astigmatismo, Presbiopia e, da oggi, Distantismo. Basteranno lenti correttive? Forse lenti corrUttive: visto (?)chi ne sembra afflitto, pare più adatto.
    – Devastanza: è quel che faccio io quando cerco di riordinare la mia "cameretta"?
    E' il disastro emotivo causato dalla distanza?
    All'inglese, Devastance, sembra il nome di un gruppo di death-metal…
    Lo Beppe

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