Dell’arte di disporre i libri [1]

Quando qualcuno accede alla mia biblioteca, puntuali arrivano due domande: “Ma quanti libri hai?”. E subito appresso: “Ma li hai letti tutti?” Chiariamo una volta per tutte: raramente, per non dir mai, uno sa quanti libri ha. Qui vale decisamente il pressappoco. E nessuno, ribadisco nessuno, ha mai letto tutti i libri che ha. I libri si usano, si annusano, si provano, qualche volta vale l’incauto acquisto, la copertina suggestiva, l’autore un tempo amato. Chi volesse leggere tutto e tutti cadrebbe dritto nel ridicolo, come quel personaggio di Sartre che in biblioteca leggeva gli autori in rigoroso ordine alfabetico, ma non riusciva più a rampar fuori dalla lettera C. Forse il quesito vero non sta nel numero dei libri, ma nel come li si divide sugli scaffali. È a questo tema affascinante che vorrei dedicarmi nei prossimi giorni. Un breve excursus a puntate al termine del quale – sorpresa! – scoprirete in che modo, tanto tempo fa, ho deciso di catalogare e suddividere i miei volumi. E fin d’ora sollecito e attendo i vostri metodi, le vostre divisioni, i vostri tentativi di fare ordine tra titoli e copertine.

La seconda puntata.

6 Commenti

  • Claudio Calzana Posted 11 Maggio 2010 12:10

    Belle l'idea di "zappingare" tra un libro e l'altro. Quanto a Calasso: roba ardta e non proprio maneggevole. Credo di non averci manco provato per paura che finisse proprio come è capitato a te.

  • Chiara Posted 11 Maggio 2010 11:55

    concordo sul fatto che mi è impossibile sapere con esattezza quanti libri ho sparsi un pò per casa ( meglio dire per case visto che sicuramente qno sta ancora dimorando nella mia vecchia camere a casa dei miei genitori ma è meglio scriverlo piano!)… dissento invece sull'impossibilità di averli letti tutti… Soffro di lettura compulsiva ( un pò come lo shopping.. che quando ti piglia ti piglia) e adoro l'arte dello zapping ( giostrarsi tra Pennac, saltando a Baricco, buttando un occhio a Manfredi, scarrellando su Fabio Volo inciampando qua e là su altri autori e copertine degne di nota e il tutto senza aver ancora raggiunto la parola fine del primo tomo aperto, bhè, per me non ha prezzo! unica eccezione: LE NOZZE DI CADMO E ARMONIA. Mai riuscita a terminarlo, per quanto penso di averlo cominciato almeno una decina di volte…su come "archivio" i miei libri invece non so proprio che dire … rimane un mistero pure per me!

  • Claudio Calzana Posted 7 Maggio 2010 20:58

    Nobili parole e splendida intenzione, Giacomo. E stupenda l'idea che uno sta lì a mettere e togliere secondo un disegno profondo e poi passa la signora Agnese che con un gesto decide il destino del ripiano con annessa vita.

  • Giacomo Posted 7 Maggio 2010 18:15

    Caro Claudio, la mia libreria è come l'onda del mare sul bagnasciuga: va e viene, talvolta più profonda e impetuosa, altre volte tenue e timida. Nel piccolo scaffale "Libri della mia vita" i volumi entrano ed escono, tornano e ri-tornano. Vorrei, prima di morire, che in quello scaffale restasse un solo libro, il solo per cui poter dire: "la sua lettura è valsa una vita". E poiché non voglio ancora morire, alimento lo scaffale mettendo e togliendo. Qualche volta decide della mia vita la brava signora Agnese che trovando qua e là un libro lo deposita sullo scaffalino. E così la mia vita si allunga: di libri e di anni.

  • Claudio Calzana Posted 7 Maggio 2010 15:07

    Ecco brava, ti toccherà seguire per bene le mie lezioncine…

  • Silvia P. Posted 7 Maggio 2010 15:06

    Ecco bravo,
    tentativi è la parola giusta,tutti falliti…:-))

Aggiungi Commento

Rispondi a Silvia P. Annulla risposta

Your email address will not be published. Required fields are marked *