Splendido Lux, parola di Emanuela

11896016_1128068933874180_5029848960190549657_n Emanuela mi manda una splendida recensione al mio Lux, con tanto di fotografia. L’ho sempre detto – e questa sua lettura ne è la riprova – che le recensioni dei lettori talvolta hanno qualcosa in più di quelle della maggior parte dei critici di professione. Nei commenti dei lettori migliori si sente il profumo di un’esperienza di lettura vissuta fino in fondo, accolta nei dettagli, che sa individuare i passi che smuovono qualcosa dentro, e che rendono quel libro unico e speciale, capace di raccontare qualcosa di unico e particolare. Questo per uno scrittore è il premio migliore. Grazie Emanuela, grazie di cuore. [ccalz]
 
“Fateci caso: quando nella vita si finisce in una film è inutile mettersi di traverso, il finale l’ha già scritto qualcun altro, quindi tanto vale”. (da Lux di Claudio Calzana).
Questa mi è proprio piaciuta assai e calza a pennello con certi rutilanti accadimenti del quotidiano che a volte sanno essere anche più fantasiosi e vari di qualsiasi copione cinematografico (dal tragicomico in su….).
Che dirti Claudio? Seguendoti dal tuo primo esordio letterario ho percepito un crescendo di passione per l’arte scritta, nella quale sai aggiustare di sale e pepe gli avvenimenti con quel particolare tocco ironico che solo il bergamasco Doc sa usare con una certa maestria. E diciamolo! Il pudore dei conterranei nell’esprimere certe emozioni e sentimenti si può risolvere solo abbozzando un sorriso di scherno, mascherando il disagio, perché, tanto per dirne una, nel dialetto locale non esiste nemmeno la traduzione del “ti amo”.
La tenerezza e l’orgoglio dell’irremovibile Dante verso la sua stella Esperia (quale delle “due” lascio alla curiosità dei lettori decidere) sono forse ciò che ha scosso maggiormente quelle maree interiori che solo una figlia femmina cresciuta in un contesto maschile può comprendere e se la proiettiamo nella Bergamo di cent’anni fa ha un peso ancor maggiore. A me quel Dante che le racconta un “baule di favole per farla addormentare” mette un certo nodo alla gola… quella sorta di complicità padre/figlia nel gioco del domanda/risposta è di una bellezza infinita.
Il tuo Lux racconta di vicende che si sono susseguite intorno al sogno tutto bergamasco del sinemà e posso affermare che dalla prima all’ultima pagina queste vicende si sono intrecciate con un’armonia d’incastri che poche volte ho potuto gustare tra le pagine di un libro. Tutti i protagonisti, dai principali alle comparse, assumono un’identità ben caratterizzata. Nel capitolo Sinemà le reazioni dei compari di fronte a un certo fuggitivo che prende “a svelare le storie custodite in saccoccia” descrivono in modo efficacemente sintetico la differente personalità di ciascuno…. vien da chiedersi come abbiano fatto ad amalgamarsi acqua fuoco aria e terra fino a formare questa gioiosa combriccola di squinternati.
Senza comunque nulla togliere al Carlo, al Romeo, al Curnis, all’Enricomaria e persino al Buffalo Bill o al Don Giacomo, che ha dato il meglio di sé (e della categoria) con la benedizione del telefono, devo ammettere che in questo via vai di eventi i riflettori del mio sentire si sono però trovati spesso puntati sulla coppia Dante & Esperia… poco importa che quest’ultima sia stella, auto o donzella… mi piace aver trovato un finale tutto al femminile! (che poi l’unico vero rappresentante della virilità sia infine rimasto il bicicletto?). Complimenti Claudio!
 

2 Commenti

  • Pietro Posted 17 Agosto 2015 14:01

    Siccome sono pigro, sottoscrivo quel che ha scritto Emanuela su Lux. È un libro bellissimo, che mi ha messo voglia di leggere anche i tuoi altri libri. Mi sono divertito un sacco, ma ci sono parti che fanno riflettere, che ri lasciano qualcosa dentro. Ecco, se anche per gli altri libri tuoi è così allora ho trovato uno scrittore su misura per me. Ciao, Pietro

    • claudio calzana Posted 21 Agosto 2015 15:16

      Lodo assai la tua pigrizia, Pietro, che magari poi è indolenza, a ben vedere. Grazie per quel che scrivi, e facciamo proseliti, mi raccomando… Ciao, Claudio

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