Telefonate
Quando si scrive di finzione, i dialoghi son l’inciampo principale. A voce, infatti, mica s’infioretta come per iscritto, per cui chi narra ne deve tener conto, assumendosi il rischio di commettere infrazione. Tutto questo panegirico...
Quando si scrive di finzione, i dialoghi son l’inciampo principale. A voce, infatti, mica s’infioretta come per iscritto, per cui chi narra ne deve tener conto, assumendosi il rischio di commettere infrazione. Tutto questo panegirico...
Per la rubrica “sette camicie”, ovvero quali testi mi sono costati più fatica, ecco un brano del mio terzo romanzo, Lux. Qui una fanciulla, Esperia, si rivolge a Spiridione Curnis – che già dal nome avete capito che magari non...
Ancora un breve tour nel retrobottega di uno scrittore. Un mese fa vi avevo indicato il capitolo che mi è costato di più nel redigere il mio romanzo d’esordio; oggi è la volta di Esperia, in particolare del capitolo 12 della prima sezione...
Ogni scrittore lo sa bene: alcuni argomenti sono molto complicati da trattare, a volte persino impossibili. In gergo, e in tag, li nomino sette camicie. Omelia, decimo capitolo della seconda parte de Il sorriso del conte, è stato complicatissimo...
Ecco la seconda parte del racconto. L’opera è di Gianfranco Ferroni, Autoritratto. Un impedito, un pattamolla ecco cosa sei. L’avevo sgamato che mi stavi dietro, cosa credi?, potevo disegnarti a occhi chiusi. E la giratubi? Ma chi la usa...
Un mio racconto in due parti ambientato nel mondo della mala milanese, la lingera. Semplice, mi hanno pagato. Quando promettono di pagarti a lavoro finito al limite ci pensi, ma quando i soldi te li trovi davanti salta fuori il senso del...