La foto me l’ha inviata la prode Mariangela: ritrae il “Sorriso del conte” in uno scaffale della di lei biblioteca. A ben guardare il mio romanzo ne ne sta tra due angeli custodi niente male: il Maurensig de “La variante di Lüneburg” e “I giorni nudi” di Claudio Piersanti. Insomma, sto in bella compagnia: il libro di Maurensig è molto bello, l’altro non l’ho letto ma siccome l’ha scritto uno che si chiama Claudio ed è laureato in filosofia diciamo che è una garanzia.
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Ci tengo a sottolineare che il Conte è stato di getto collocato, quando il caos imperava e i libri cercavano disperatamente il loro spazio, dopo la ritinteggiatura delle pareti di casa, sul davanzale della finestra “privilegiato” tra tutti gli altri che normalmente uso come scaffali. E’, infatti, il davanzale che ho di fronte quando sono alla scrivania e scrivo al computer. Come dicono a Roma: “Mica cotica…!”
E vicino a bellissimi fiori, pure.
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