Questa fotografia l’ho scattata tempo fa in Costa Amalfitana. La vetrina mi pare un perfetto esempio di confusione senza regole; quel “Si prega di richiedere [l]o scontrino” in questo contesto è quanto meno beffardo, per non dire comico. E poi, lo scontrino non va rilasciato comunque, senza chiedere? Perché precisare, allora? Sta’ a vedere che il cartello serve a tacitare quel malfidato che si ostina a pensare che qui gli scontrini non si fanno proprio. In ogni caso, questa più che una vetrina è un’opera d’arte, tipo pop art. Secondo me vale un Warhol, minimo.
NegOzio
e poi …
Cartoline, che passione!
Alfredo Panzini, Archivio fotografico Sestini, Bergamo, cartoline, Elsa Morante, Emilio Moreschi, Fondazione Sestini, Fondo Cittadini, Francesco Jerace, Italo Calvino, Lucio Mastronardi, Ludwig Wittgenstein, Marc Bloch, memorie bergamasche, Museo delle Storie, Nadia Bassis, Nomos edizioni, Roberta Frigeni, Roland Barthes
4 Commenti
Eccome!
Forse un modo per far capire che la merce va pagata?….
In effetti, il dubbio resta, eccome…
Chiedere è senz'altro lecito… bisogna vedere se lì dentro lo si trova lo scontrino…
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