Niellare?

Niellare sta per lavorare artisticamente una superficie metallica, in genere di materiale pregiato. Una volta incisa, la lastra viene cosparsa di una miscela polverizzata e infine posta sulla fiamma, non viva, ma sufficiente a far sciogliere la miscela e a far risaltare il disegno. Poi lima e raschia levano il superfluo, facendo risplendere l’opera.
Il termine lo incontriamo in La Donna “Tipo tre” di Umberto Notari: i maschi risultano niellati da questa donna nuova, ovvero segnati, incisi, scavati; e poi messi a fuoco lento sulla fiamma, fino a modellare il disegno che questa nuova figura della modernità – la donna che lavora, che sta fuori casa, la donna emancipata, diremmo noi – che la donna tipo tre ha previsto per loro. Me li vedo, i poveretti, confusi da qualcosa di imprevedibile e nuovo. Niellati: potenza di un’immagine, potenza di una parola bella.
 

7 Commenti

  • Claudio Calzana Posted 16 Dicembre 2010 22:34

    Senta, parli per lei, per favore.

  • Paola Posted 16 Dicembre 2010 22:34

    Ma come? Non siete voi il sesso forte? :-)))

  • Paolo Posted 16 Dicembre 2010 22:34
  • Claudio Calzana Posted 16 Dicembre 2010 22:33

    Agli ordini, mio generale…

  • Paola Posted 16 Dicembre 2010 22:33

    Ragazzi, non fate le vittime… :))

  • Claudio Calzana Posted 8 Dicembre 2010 15:53

    Perfetto, che dire di più? Se poi ci aggiungiamo i soggettini, ovvero i pargoli, siamo proprio cotti a puntino.

  • Paolo G. Posted 8 Dicembre 2010 15:52

    Claudio, mi son cercato l'etimo che son maniaco di 'ste robe. "Niello" – "Nigellum" – "Niger": Nero. Ovvero le femmine non solo ci hanno cotto a puntino ma, addirittura, ci han "fatto neri". Pure. 🙂

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