Neghittoso

Sto scrivendo e soprattutto riscrivendo il mio nuovo romanzo. L’altro giorno, per dire, ho impiegato il termine “neghittoso”, che iscrivo di diritto nel circuito delle mie “parole belle”. Essendo il participio del verbo negligere, che poi vorrebbe dire trascurare, ovvio che neghittoso sta per fannullone, pigro, svogliato. Ma è il suono di questa parola che mi affascina, sento pulsare sotto il negótt lombardo. E poi, si avverte uno strascico finale che davvero rende l’idea di una persona che non si appassiona, che lascia perdere, che guarda altrove. Inerte, abulica, indolente.

5 Commenti

  • claudio calzana Posted 8 Dicembre 2009 18:07

    Caro Giorgio, tu lo sai bene: riscrivere è doloroso, è più taglio che cucito…

  • giorgio fontana Posted 5 Dicembre 2009 15:03

    ognimodo, ottima notizia! (che stai scrivendo e riscrivendo).

    giorgio

  • Claudio Calzana Posted 2 Dicembre 2009 17:02

    Ho controllato sull'etimologico: il termine deriva da negligere mediante la "supposta voce" neglectosus…

  • Claudio Calzana Posted 2 Dicembre 2009 16:57

    Vero: avrei dovuto scrivere che deriva dal participio di negligere, ovvero neglectus, cioè negletto. Bravo Anonimo! E maledetta fretta…

  • Anonymous Posted 2 Dicembre 2009 16:50

    Ma non è "negletto" il participio?

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