Il regalo di Oreste

1930-abadal-buick-1930 A seguire trovate qualche stralcio della lettera di Oreste, un lettore che mi dedica parole davvero belle. Forse il fatto di essere bergamasco ma di non vivere più in zona ha per così dire accentuato il suo giudizio. Fatto sta che lettere come questa mi ripagano eccome del tanto tempo che ci vuole per metter giù un romanzo come si deve. Grazie Oreste, grazie di cuore: il regalo me lo ha fatto lei. E grazie anche a suo figlio che ci ha fatti conoscere.

Gentile professor Calzana,
le scrivo perché, dopo aver letto il suo libro “Esperia”, sto leggendo “Lux”, (entrambi regali di Natale ricevuti da mio figlio) e volevo complimentarmi con lei. Grazie a lei ho potuto venire a conoscenza di alcune cose che davvero non immaginavo, legate alla città in cui sono nato e cresciuto, e alla quale rimango profondamente legato, pur non abitandoci più da quasi trent’anni. Pensi, io che sono appassionato di automobili, e che prediligo quelle d’epoca, in particolar modo quelle da corsa, non sapevo che a Bergamo fosse stata costruita un’auto all’inizio del secolo scorso. E che avesse addirittura vinto una gara. Ma non è tutto. Non ero nemmeno a conoscenza dell’origine del nome Esperia. Grazie a lei, oltretutto, questo nome ha acquisito per me un fascino tutto particolare. L’automobile, la stella, la ragazzina figlia del Dante Milesi, un mix di fascino e di romanticismo.
Ed ecco che adesso, grazie alle sue opere, quel nome, Esperia, assume una sorta di alone romantico, in un’atmosfera magica, legata agli astri ed alla cultura greca, madre di tutte le nostre culture europee. Lei non s’immagina che razza di regalo mi ha fatto, restituendo ad un nome lo spazio e l’importanza che si merita, negli occhi e nel cuore di una persona che a 52 anni suonati continua a stupirsi per come la vita riesca ogni giorno ad insegnarci qualcosa, ed a meravigliarci con le sue bellezze.
Un cordiale saluto, Oreste
 

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