[12] La mia presenza a Teora si divide in due momenti, intervallati da qualche giorno a casa per riprendere fiato. Il primo, da inizio dicembre 1980 a poco oltre metà gennaio; il secondo, fino agli ultimi giorni di febbraio 1981. Ebbene, all’inizio facevo quel che serviva, un megafono chiamava e si accorreva a dare una mano. Ad esempio, distribuire generi di prima necessità, portare viveri agli abitanti dei casolari, spesso privi di tutto, rispondere alle esigenze del momento, accogliere e istruire nuovi volontari, tenere a bada i giornalisti a caccia di scoop. Oltre alla mancanza d’acqua, in una terra che ne è così ricca, tanto che da Caposele la regala all’intera Puglia, la seconda emergenza era il freddo…
L’intero mio memoriale si trova ora raccolto nel volume Ritorno in Irpinia.
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