Agosto

Paul Klee, Città di due colline

Ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita, arsa su la pianura sterminata nell’Agosto torrido, con il lontano refrigerio di colline verdi e molli sullo sfondo. Archi enormemente vuoti di ponti sul fiume impaludato in magre stagnazioni plumbee: sagome nere di zingari mobili e silenziose sulla riva: tra il barbaglio lontano di un canneto lontane forme ignude di adolescenti e il profilo e la barba giudaica di un vecchio: e a un tratto dal mezzo dell’acqua morta le zingare e un canto, da la palude afona una nenia primordiale monotona e irritante: e del tempo fu sospeso il corso.

Dino Campana, da La notte


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2 Commenti

  • Sofia Zenucchi Posted 3 Agosto 2022 12:02

    Parola poetica come poche, con il sospetto che, in questi nostri giorni così magri, l’espressione «il profilo e la barba giudaica di un vecchio» sarebbe tacciata d’esser politicamente scorretta e offensiva.

    • Claudio Calzana Posted 3 Agosto 2022 14:00

      La tendenza è in atto eccome, cara Sofia, ma voglio sperare che dopo le prime abbuffate non prenda piede, e prevalga il buon senso. In caso contrario, questo pianeta non avrebbe semplicemente più speranza.

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