Risorgeranno gli uomini. Periranno
i re prima d’essere concepiti…
E sulla rinnovata terra
non vi sarà più il despota maligno,
e ci sarà il figlio, e sarà la madre,
e ci saranno uomini sulla terra.
(Traduzione dall’ucraino di Giovanna Brogi)
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4 Commenti
“I Russi non si arrenderanno e non si fingeranno morti. Anzi, quello che i Russi faranno è schiacciare gli Ucraini. Tireranno fuori i grossi calibri. Ridurranno in macerie luoghi come Kiev e altre città dell’Ucraina. Faranno Falluja, faranno Mosul, faranno Grozny …. Quando una grande potenza si sente minacciata… i Russi tireranno fuori tutte le loro armi in Ucraina per assicurarsi la vittoria. …Dovete capire che stiamo parlando di mettere all’angolo una grande potenza dotata di armi nucleari, che vede in ciò che sta accadendo una minaccia esistenziale. Questo è davvero pericoloso.” (John Mearsheimer, Twitter)
Visione terribile, devo dire. A maggior ragione si tratta di capire in che modo trovare una via praticabile per la pace, o perlomeno una tregua su cui costruire un abbozzo di pace. Realisticamente l’Europa non può fare molto, se non spingere Kiev a lasciare sul campo qualche porzione di territorio. Molto potrebbe la Cina, ma in cambio vorrebbe Taiwan. Un bel rebus davvero, caro Enea.
Una parola sola può fare la differenza: pace. Altrimenti la tragedia sarà inevitabile
La tragedia è già in corso, e temo durerà a lungo. Lo zar va colpito nei suoi interessi più tangibili, facendo traballare il suo consenso interno e dubitare chi si è arricchito grazie a lui. Non sarà facile, non sarà breve
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