Ci sono diversi modi per leggere, luoghi, situazioni; e chissà quanti modi per lasciare traccia sulla carta, il segno che ricorda al lettore quel passo particolare, quella frase. Ebbene, la mia lettrice Cristina lascia tracce molto particolari: ad esempio il sorriso genera un “Ah!”, la risata raddoppia (“Ah Ah!).
Faccende di cuore esprimono il corrispondente disegno, e via così secondo un particolarissimo alfabeto, che consente a Cristina – come Pollicino – di ritrovar la strada alla semplice apertura della pagina. Immagino che abbia un infinito repertorio di geroglifici, una possente varietà di simboli ed espressioni. E così la vita si disegna sulla carta, insieme alla sensibilità di chi legge, la storia, la sua imprevedibile curiosità.
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