Circo Social

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Mettiamo che uno posti sul suo blog, su Facebook o su chissà qual social una foto tipo questa. Per la cronaca, trattasi di una porzione della mia biblioteca dopo riordino. Ebbene, in modo che si sappia: l’orgoglio della vicenda – guarda che bei libri! Come sono bravo a metterli a posto! E non avete idea quanti ne ho… – entra in una spirale che comporta una sostanziale schedatura, che presto sarà arricchita da aggeggi che riconoscono le immagini. In primo luogo, tu caro Claudio leggi. Anzi, a quanto pare sei pure un lettore forte. Due, a guardar bene ti interessa la storia moderna. Inoltre, sei un tipo precisino e a giudicar dalle copertine – o meglio dai dorsi- son testi di qualche annetto fa: ma quando uno contrae il virus sta’ certo che continua a divorare pagine. Ora, fate una prova analoga a questa e poi, dopo opportuno lasso di tempo, recatevi sui siti che visitate maggiormente: informazione, svago, googlate varie. E vi ritroverete come d’incanto pubblicità mirate che voi vi dite come fanno questi a saperlo. Eh, lo sanno perché glielo abbiamo detto noi. Mica finita: andate bel bello a far la spesa e avete come è ovvio la vostra card punti. Sappiate che anche se non gli date l’ok siete (siamo) schedati pure lì. I dati passano di mano in mano, o meglio di tastiera in tastiera. E così se per sbaglio siete soliti comprare il tal formaggino, e per un po’ non lo fate, vedrete per certo la pubblicità del medesimo comparire sul vostro schermo. Oppure la pubblicità del concorrente, il quale sta pagando il sito per evitare che vi compaia quel che voi di solito compravate, e stavolta no. E se poi vi chiedete come fanno questi, chiaro, i dati glieli forniamo noi. Ormai lo sappiamo, siamo rassegnati alla vicenda. Come fare a sfuggire al tormento? O si salta fuori dal circo social, e c’è chi per ragioni varie non se lo può permettere, lavoro, interessi, relazioni; oppure bisogna adottar comportamenti che fanno impazzire gli algoritmi dei sistemi. Ecco, pensate a una cosa che mai e poi mai fareste o vorreste avere; e poi cercatela con scrupolo in rete, accumulate informazioni, fateli diventare matti. Solo che ci vuole tenacia, altrimenti i gusti prevalenti avranno di nuovo il sopravvento. A proposito: caro algoritmo, i libri che vedi li ha messi a posto mia figlia, che è molto più ordinata di me; il tema storia interessa a lei, io proprio non me ne occupo; la mia biblioteca avrà 97 libri non di più, anzi meno; e sono un fanatico della cucina Kasher, oltre che delle birre scure. O no?
 

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