Confesso: non mi interessano granché le elezioni, figurarsi la campagna elettorale con gli annessi. Per non dire poi di quando incrocio qualche cartellone, tipo quello con il tizio che ha la regione in testa, o l’uomo che sale per chissà dove, l’altro convinto d’essere nel giusto, per non dire di colui che tenta l’ennesima sortita dopo aver appeso le ballerine al chiodo. Insomma, non mi diverto: ma per fortuna ci sono certe parole, e quelle soccorrono sempre.
Così oggi all’improvviso mi è uscito “misirizzi”. Non sapete cos’è? Beh, è quel giocattolo a base semisferica che torna sempre in posizione eretta per via del peso che ospita in corpo. Qualunque sforzo voi facciate per cacciarlo giù quello torna in piedi, inesorabile. Ai miei tempi di bambino, la Galbani ai fedelissimi clienti regalava “l’Ercolino sempre in piedi”, un pupazzo che divenne talmente di moda da sostituire il nome misirizzi. Ancora oggi qualcuno così chiama i giocattoli di quella sorta, Ercolino.
Ma proviamo ad articolare il sillogismo: l’Ercolino lo regalava la Galbani, azienda che produce il Bel Paese, formaggio che prende il nome dall’opera dell’abate Stoppani dedicata all’Italia tutta intera, quindi di Italia stiamo parlando, anzi per essere precisi di conversazioni sulle bellezze naturali, la geologia e la geografia fisica d’Italia come recita il sottotitolo del volume del Nostro; mica per niente l’acuto Cattelan in una sua opera ha riprodotto a zerbino la confezione del formaggio,
della serie l’Italia cosa vuoi che sia, serve giusto per pulirsi le scarpe prima di emigrare; e sempre più mica per niente a una mostra mio figlio – avrà avuto sei sette anni – ha pensato bene di salirci sull’opera del Cattelan, per fortuna che non se ne è accorto nessuno, ma magari il Maestro gradiva, chi lo sa; allora, dicevamo, ’sto Ercolino misirizzi torna sempre in piedi che non lo abbatti neanche con le cattive: ecco, con tutto questo giro di valzer a me fischiano le orecchie, non so a voi. Ma il bello deve ancora venire: sapete qual è l’etimo di misirizzi? Il termine deriva dalla frase “mi si rizzi”, che guarda caso molti dizionari etichettano come autoesplicativa. Insomma, anche stavolta a me l’etimo basta, e avanza pure.
14 Commenti
attendo il tuo commento su Esperia, caro Roberto, mi raccomando. Ciao!
Dear Mt, e qual è la tua etimologia di misirizzi? Mi interessa molto!
Caro professore, ci scrive MT:
"Carissimo, a me invece le elezioni o meglio il loro risultato interessano anche a per i miei figli e nipoti … Poi l'etimologia di misirizzi per me è diversa e meno divertente :ma nonostante le divergenze Ti mando tanti auguri e un abbraccio
arciaffettuoso per il nuovo anno".
Ciumbia!!
Ciao Calaudio, a giorni incomincerò a leggere "ESPERIA"
A presto.
Pota, Bepi, sul mio pezzo magari ciascuno la vede come vuole. Molti ci vedono il potlitico, qualunque politico, altri l'Italia tutta intera, chi lo sa. Comunque il mio sdegno non è detto che porti dritto alla astensione, ci devo pensare. Da anni non voto, ma stavolta chi lo sa, forse, magari….
Ecco Tiziano, ovvero il Bepi.
"O che o lesìt tròp de frèssa o só 'mpó gnorànt mé…ma o capìt fò mia tat. Il "misirizzi" è il politico che non c'è modo di toglierselo dai piedi? Per dire, che so, un Casini (senza scomodare il "mefistofelico" tinto)?
Elezioni per elezioni sento una cifra di persone dire che esprimerà il proprio sdegno "chiedendo di poter rifiutare il voto". Quando feci lo scrutinatore ( o scrutatore o chèl ca l'è) a Rovetta ne capitò uno solo di questi simpatici dissenzienti. Ricordo che fu necessaria una trafila di almeno 10 minuti. Ciapa 'l nòm, ciapa 'l docümènt, ciàpega 'l nömer de scarpe…
Dovesse diventare una "moda" la vedo davvero dura per quei poveracci al seggio!
C'entra niente col misirizzi, lo so, ma va beh…Ciao a töcc!"
Ecco il ricordo di Paola.
"Ciao Claudio, per stare in tema di formaggio, io a "quell'epoca" avevo il gonfiabile della Susanna tutta panna; comunque, riguardo a Misirizzi, se lo paragono alla politica mi viene in mente: "da rizzare i capelli" e anche se per una signora è poco carino, "una politica del c….". Preferisco usare Misirizzi come augurio per l'Italia e gli italiani, nonostante incassino un sacco di colpi che restino sempre in piedi.
Buona giornata.
Paola"
Dice Tiziano, in arte ol Bep, a proposito di misirizzi e dintornii:
"O che o lesìt tròp de frèssa o só 'mpó gnorànt mé…ma o capìt fò mia tat. Il "misirizzi" è il politico che non c'è modo di toglierselo dai piedi? Per dire, che so, un Casini (senza scomodare il "mefistofelico" tinto)?
Elezioni per elezioni sento una cifra di persone dire che esprimerà il proprio sdegno "chiedendo di poter rifiutare il voto". Quando feci lo scrutinatore ( o scrutatore o chèl ca l'è) a Rovetta ne capitò uno solo di questi simpatici dissenzienti. Ricordo che fu necessaria una trafila di almeno 10 minuti. Ciapa 'l nòm, ciapa 'l docümènt, ciàpega 'l nömer de scarpe…
Dovesse diventare una "moda" la vedo davvero dura per quei poveracci al seggio!
C'entra niente col misirizzi, lo so, ma va beh…Ciao a töcc!"
Dice fp in una mail: "Perfetto. Misirizzi=Berlusconi."
Mmmmm…sarà, ma io alle elezioni preferisco le "erezioni"…chissà perchè…;-)
Cambio, aggiunta, sottrazione di consonanti e/o vocali: elezioni-erezioni-relazioni-reazioni-aerazioni-reazionari-azionari-fazioni e allora… elezioni!
ahaha bellissimo :-)il misiirizzi sta a PENNELLO con chi si crede IMMORTALE,e invece e' IMMORALE e che nonostante abbia la reputazione di uno ZERBINO torna sempre in piedi .guarda cosa ho trovato 🙂
http://www.solobuonumore.com/galleria/vignette/vignette-di-berlusconi/vignetta_berlusconi_sempre_in_piedi/
Una invocazione dell'Ercolino de noantri, più che altro. Un auspicio, insomma…
Dice Beps:
"Misirizzi è termine in disuso quanto mai attuale…
Soprattutto, vista l'innegabile etimologia, per quell'ometto ridanciano che ha (o avrebbe?) appeso le ballerine al chiodo… che nel suo caso è pure fisso!
Che questa parola torni immediatamente in auge!!!!
Bellissima…
Beps"
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