L’altro giorno ho osato metter piede in un bar con slot, nonostante il mio stesso divieto. Fingendo indifferenza, con il cellulare ho rubato questa istantanea comprensiva di errore di stampa, che la dice lunga sull’ampiezza del problema. Insomma: niente credito, solo debiti.
4 Commenti
Hai ragione Mariangela! Io, poi, ce l'ho su con l'alcol in particolare: al supermercato vendono i superalcolici, lì sugli scaffali, pronti all'(ab)uso! E MAI, dico MAI, ho visto impedirne l'acquisto a MINORI!
Bepz
…alcol… tabacco… gioco… Non capisco perché, visto che ci specula alla grande, lo Stato spacciatore non liberalizza pure le altre droghe. Dipendenza per dipendenza…
Chi perde si convince chissà come che prima o poi potrà magicamente rifarsi, vedi Il giocatore di Dostoevskij. E invece continua ad accumulare debiti, in un raggio sempre maggiore, finché la situazione esplode.
Due problemi.
1. Chi resta senza soldi vuol giocare ancora (che è nella logica distorta del giocodipendente).
2. Una volta allora si faceva credito? Si prestavano consapevolmente soldi al giocodipendente? Mon dieu, che tristezza…
Bepppp
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