Allora, mi sono preparata una foto non troppo vistosa. Prova e riprova ho capito che era quella giusta, quella che i maschi si dicono: “Questa qui ha qualcosa di speciale, non so cosa ma me la farei subito”; e le donne invece: “Questa qui ha qualcosa di speciale, la farei fuori subito”. Mi sono inventata un nome e via alla ricerca di contatti. Facile è facile: sul web ci sono i collezionisti, quelli che si vantano “ho millecinquecentocinquantasei amici su Facebook”, però così passa la voglia, è come mettere bionda vogliosa sulla bacheca. No, io sono andata di fino. Ho bussato ai vecchi compagni di scuola, per vedere la reazione. Certo, mica dicevo chi sono davvero, solo che siccome li conosco, sapevo toccare i tasti giusti. Tipo: “Ma tu alle medie che tipo eri?”. Oppure: “Alle superiori avevo una profe che sembrava una rana”, e loro a dire anch’io uguale sputata. E piano piano gli tiravo la rete intorno, non gli sembrava vero attaccar bottone con una così. Non scrivo la parola che avranno pensato loro che è meglio, in fin dei conti sono una ragazza per bene.
I miei preferiti sono gli intellettuali, ci sono anche loro su Facebook con la faccina. Si capisce che sono persone ammodo perché nelle info mettono citazioni, pile di libri, frasi famose, roba triste. E poi sono tutti su aNobii, il sito dei maniaci dei libri, linkano sempre a robe importanti, hanno interessi tutti complicati. Gli intellettuali devono fare gli educati, però state sicuri che gli attizza anche a loro. Certo, ci vuole un momento di pazienza, ma quando si lasciano andare hai voglia. È tutto un dobbiamo vederci, una come te non mi è mai capitata, fino al patetico “mia moglie mai e poi mai mi capisce al volo come te”. È tutto un emoticon, faccine e sorrisi. Una pena.
Fateci caso: in Facebook hanno tutti la foto bella, quella che sembrano chissà chi. Io anche con la foto bella farei paura, quindi mi sono data da fare. Legittima difesa contro natura matrigna. Ma l’intellettuale, quello con la laurea appesa in bacheca, ecco anche lui ci sta attento a come viene. In certe fotografie si vede tutto lo sforzo per essere belli, o quanto meno passabili. C’è l’occhio furbo, della serie sono un tipo tranquillo ma non provocarmi sennò vedi cosa ti combino. C’è il profilo bello, delle volte addirittura il muscoletto, il toracino. Da brividi.
La terza parte del racconto
10 Commenti
Mi piace 'sta cosa del pettine. E anche il fatto che gli istinti vengono prima. Siamo bestie, no?
Paloma
Solo paloma bianca
Quando il fuoco d’amore
È appena acceso
Solo paloma e lacrime versate
E al sonno non si arrende
Il cavaliere
Sotto il balcone chiuso
Ma se le lunghe chiome sono sciolte
Le lunghe vesti
Tolte con furore
Non più paloma bianca
Idolatrata
Non più colomba
Che volteggia lieve
Sul cielo terso
Della verde pieve
Or la vede diversa, il cavaliere
Non più paloma bianca immacolata:
È solo una gallina spelacchiata.
Buonanotte! :O
Fai quel che credi, dedica, scrivi, commenta, intercala… Quanto alla domanda precedente: la ragione pettina gli istinti, quando sono scapigliati e fuori controllo. Ma sempre istinti sono, e vengono prima.
Posso dedicare alla tua eroina, a mo' di avvertenze per l'uso e prima che sia troppo tardi, una poesia che meglio sarebbe dire filastrocca?
Non vorrei essere invadente… 🙂
Non saprei. La manomorta o lo struscio di gomito falsamente fortuito non so bene chi li governi. Se l'istinto o la ragione, intendo… Tu che dici?
Nell'intellettuale medio la razionalità rafforza e non ordina gli istinti primordiali. O no?
…gli attizza, gli attizza… ho vissuto una vita in mezzo agli intellettuali. Le loro fugaci ma fulminanti occhiate in tralice alle gambe, al sedere o all'incavo delle tette, quasi che le parti ancestrali del loro cervello prendano il sopravvento sulla consueta e rassicurante razionalità, le conosco bene e, tra donne, spesso ci abbiamo riso. Vai, bruttina stagionata (cit.), facci vedere chi sei!
P.S. …gli attizza, gli attizza…anche se stanno sgranocchiando un biscottino Galbusera! 😀
Paolo, il vecchio e famoso mago G, chisseloricorda?
Sempre più curiansioso… Paolo G., sei proprio un Mago nell'individuare il Punto più "calzaniano"… mi associo
Bepz
E mi chiedi anche se puoi, Paolo? Ci mancherebbe altro. Puoi anche segnalare gli svarioni, i punti meno incisivi, quel che ti salta fuori, insomma.
Molto bello, Claudio. Se posso, e se non ti dispiace, io andrei a sottolineare di volta in volta i passaggi del tuo racconto che, a mio gusto s'intende, sono stratosferici. Quello di oggi? Facile: "Gli intellettuali devono fare gli educati, però state sicuri che gli attizza anche a loro." 🙂
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