Non so come la pensiate in argomento, ma io questo manifesto lo vorrei appiccicare nottetempo in formato maxi alle porte delle camere dei miei figli. Lo so, è un atto di terrorismo psicologico, tanto più che mia figlia è particolarmente brava in tutto e di più; ma quando scopro, per fare un esempio, che per loro l’accento acuto e quello grave sono la stessa cosa (diciamola tutta, il piccolo l’accento lo vede come un inutile fastidio), allora mi viene lo sconforto dell’ex correttore di bozze. Morale ci provo con tutte le armi a disposizione. Battaglia persa in partenza?
9 Commenti
tra gli esempi anche due chicche, by example… 🙂
Già, Norma, tutto nasce da lì, dai cattivi maestri. Da qualche parte sul mio blog ho raccontato come il mio maestro delle elementari ci insegnava l'ortografia. Semplice, chiaro, efficace. Si vede che le nuove leve certi metodi non li apprezzano.
io rivendico l'impellente necessità che lo stesso venga tatuato a fuoco sulla pelle di tutti i maestri e le maestre d'Italia, colti in flagranza del reato di essere forieri di una dilagante ignoranza
In certe cose non so accontentarmi: la grammatica, le regole della lingua sono indispensabili, sono come la colonna vertebrale. magari esagero, oppure invecchio…
Sì. Bisogna sapersi accontentare, caro Claudio. Almeno i suoi sono bravi 🙂
Meglio se incidi a fuoco o di bulino.
mmm.. in effetti ! Con la 1° elementare ho subito lo stupro della bella calligrafia e dell'ordine sulla pagina (che pare siano ormai abitudini desuete, superate dall'uso quasi compulsivo di fotocopie disseminate qua e là)… non so cosa aspettarmi dalle "regoline grammaticali della seconda" ma comincio ad avere i sudori freddi… spero almeno di non essere contagiata dalla "congiuntivite"… vedremo.. per il momento fotocopio ed incido sulla porta!
Scusa Chiara, ma cosa stai aspettando?!?
Affiggerlo all'uscio del mio piccolo mostricciatolo di 6 anni è forse prematuro? Prevenire è meglio che curare…
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