Dei delitti e delle pene

Visto il successo dei post dedicati ai tormenti che comminavo ai miei alunni, ho pensato bene di stendere un piccolo regesto dei delitti e delle pene. Il tutto per far capire che uno straccio di metodo c’era nella mia follia, e ci mancherebbe altro. Di certo, l’elenco è incompleto, e dunque merita il contributo di tutti per addivenire, finalmente, a un vero e proprio trattato, sul modello di quanto realizzato dal geniale Beccaria.
I principali motivi per i quali il docente che era in me ai tempi procedeva alla punizione erano sostanzialmente quattro:
1. Il ritardo, in special modo laddove sistematico
2. La distrazione, in special modo come sopra
3. La absentia verbi durante le interrogazioni
4. Atteggiamenti poco consoni o decisamente poco urbani
Le punizioni erano molto varie, dipendevano dall’umore del momento, dal clima e dal grado di dolo.
Ecco un primo elenco di tormenti, realizzato con il contributo determinante di alcuni ex alunni. Le pene sono proposte in ordine sparso e non di tormento.
1. Le relazioni orali: parlami della terrazza e della vista che se ne gode (stante il primaverile tepore), dei corridoi, del preclaro filosofo san Pellegrino e l’opera sua principale, “La magnesia”.
2. Canto di motivo della tradizione popolare con annessa nota su registro laddove il soggetto si rifiuti di intonare le desiate strofe.
3. Ballo su cattedra: macarena, flamenco, ragazze in forma di veline varie
4. Défilé di moda con tanto di sfilata per la classe
5. L’incastellamento: la stessa domanda tormentone per 3 anni filati di liceo
6. Lo scappellotto sincronizzato (a due alunni/e per volta)
7. La pubblica lettura del diario
8. Pulizia di fino di arredo scolastico precedentemente offeso
9. La presa in giro sistematica e ossessiva dello scombinato discente, ma su questo comma mi riservo di tornare con dovizia di particolari.

 

6 Commenti

  • Sergio Posted 13 Aprile 2021 20:39

    A fare oggi anche solo una di queste cose minimo si riunisce il collegio docenti e insorgono i genitori tutti. Da professore in carica dico: che bei tempi!

  • Claudio Calzana Posted 5 Marzo 2010 10:15

    Era la domanda di storia che per tre anni di liceo ho rivolto a un alunno che, per tre anni filati, nulla o quasi ha saputo rispondere. Più o meno la domanda suonava così: "Che cosa era e che cosa ha comportato il fenomeno dell'incastellamento nell'alto medioevo?". Non sarebbe male se il soggetto in questione avesse il coraggio di raccontare la vicenda in tutte le sue sfaccettature.

  • Anonymous Posted 5 Marzo 2010 09:35

    Cosa significa "incastellamento"?

  • Claudio Calzana Posted 4 Marzo 2010 19:13

    Sei troppo giovane, Anna, qui stiamo parlando di prima del concilio di Trento.

  • Anna Desidò Posted 4 Marzo 2010 17:46

    Sarò pazza, sconsiderata o masochista ma io avrei pagato per esserci stata… =)

  • Beppe Posted 4 Marzo 2010 17:41

    Favoloso… Dei delitti e delle pene però sprizzava modernità da ogni parola… qui, insomma, ci vedo dell'inquisizione…

Aggiungi Commento

Rispondi a Anna Desidò Annulla risposta

Your email address will not be published. Required fields are marked *