Travolto dalla valanga di post che ho rimediato tra blog e Facebook sul tema torture agli alunni (vedi il post precedente), ho rovistato nella memoria, tirando fuori altri ricordi imbarazzanti. Siccome ho deciso di vuotare il sacco (ovvero il bidone), ecco qui un altro esempio di cinese sadismo. Mi sono ricordato di quando, evidentemente esasperato oltre ogni dire, confiscavo il diario all’alunno per poi darne pubblica lettura alla classe, con tanto di visione di immagini, ritagli, disegni, dediche e poesie. Ciò accadeva alle medie, girone infernale dove il problema principale era mantenere l’ordine pubblico. Non riesco a immaginare che penserei se un prof dei miei figli osasse oggi anche solo la metà di quel che io perpetravo allora. Probabilmente avrebbe tutta la mia stima e solidarietà, ma per favore non andate a spifferarlo in giro.
3 Commenti
Ocio… questa è grave…
Grazie dell'assoluzione, avvocato.
Genitore raro quello che evita di difendere il figlio sempre e comunque… però la confisca del diario seguita da pubblicazione mi sa tanto di violazione della privacy… comunque ormai l'azione per i danni si è prescritta, tranquillo…
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