Tantafere

Ho inaugurato un nuovo filone del mio blog, si chiama “parole sante”. Ogni tanto proporrò una parola che mi piace tanto, vuoi per il suono, vuoi per il significato particolare. In effetti nei miei scritti non resisto alla tentazione di buttar lì qualche espressione colta, a far da contrasto con il registro prevalentemente colloquiale. Tali espressioni, però, devono obbedire ad almeno un paio di requisiti: devono “suonare bene” nella frase e risultare comprensibili grazie al contesto. Insomma, niente muri con il lettore, semmai è opportuno stimolare la giusta curiosità.
La parola di oggi è tantafera, che si legge con l’accento sulla “e”. E’ la somma di tanta + fera, ovvero grossa fiera: è voce toscana, richiama un grosso animale inventato del carnevale di Firenze. Sta per sbrodolata, ragionamento sconclusionato, parole al vento. Insomma, le stesse di questa mia rubrica. [Alighiero e Boetti, Una parola al vento, due parole al vento, tre parole al vento, 100 parole al vento, 1989, Ricamo su tessuto/arazzo]

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