L’Angelo sul lunotto

Caro Claudio,
se devo essere sincera, il tuo romanzo l’ho dimenticato nell’auto. Dopo averlo letto, beninteso. Con il passare dei giorni (salgono i figli, si stivano le borse della spesa, i libri e i giornali), mani diverse lo hanno spostato qua e là fino a farlo approdare al ripiano affacciato al lunotto posteriore. E lì è rimasto per un mese e mezzo, vagabondando per valli e città, con qualche escursione nella bassa fra Casalpusterlengo e Lodi. Ora riposa sulla mensola del caminetto, accanto a una scatola di sigari e a un bicchierino di grappa vuoto. L’ho sistemato lì perchè ho pensato che il conte Angelo avrebbe apprezzato.
A presto
Elena

Cara Elena, confesso, con la tua duplice collocazione siamo alla genialità pura. In primo luogo, il conte sul lunotto: cioè pubblicità viaggiante, che tutti lo vedano il romanzo, che si domandino cosa ci fa in quel posto, così magari gli vien voglia di leggere. Anzi, come da foto: apro il lunotto e lascio pure consultare (PS. La tua vettura si presta?). E poi sul camino, la collocazione emotiva, coerente al conte: e per angeli sigari e grappa. Grazie Elena, mi hai davvero stupito e convinto. [ccalz]

 

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