Bistabile

Ieri ho usato questo termine che viene dall’elettronica. Per quel che posso capirci io, un circuito bistabile è l’equivalente di un interruttore: ovvero, quando premi il pulsante, la luce si accende e, finché non premi di nuovo, la luce resta accesa. Così vale per lo zerbino proposto ieri: se lo giri cambia immagine e stagione, ma se non lo tocchi resta ovviamente nella posizione iniziale.
La questione mi fa venire in mente uno sketch, forse un brevissimo testo teatrale, così a naso direi di Campanile. Un tizio va all’ufficio brevetti e dichiara di aver inventato la luce elettrica. Porta con sé una abat-jour, e mostra all’impiegato come funziona, ovvero preme l’interruttore. Quello prova a sua volta, ma ovviamente la luce si spegne. L’inventore dice che no, si deve fare così, e preme. L’altro preme di nuovo, e la luce si spegne. Allora l’inventore preme di nuovo… Così via, all’infinito, ovvero finché pazienza non ci separi.
 

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