È una Bergamo ricca di scorci e voci quella che Monica Ghezzi ci propone nel documentario Il talento di Bergamo, andato in onda su Rai5 per la serie Di là dal fiume e tra gli alberi. Un gran bel lavoro, che ci restituisce una città appartata e fiera, popolata di gente dedita al lavoro, certo, ma a suo agio anche tra capolavori e meraviglie. Una città plurale, ben oltre facili stereotipi e visioni, una città da comprendere e scoprire passo passo, girovagando tra angusti vicoli e piazze improvvise. Nel dare il mio contributo al racconto, ho scelto di farmi intervistare al chiostro del Carmine, là dove abitavano i miei nonni paterni. La mia storia di scrittore nasce proprio lì. Buona visione.
Eppure Mark Twain ce l’aveva coi bergamaschi. Inspiegabile…
2 Commenti
Bella l’idea di miscelare vecchio e nuovo, storie antiche e vicende recenti come quelle dei ragazzi “circensi”. Che poi alla fine Bergamo è così, un mix di passato e presente che la rende, secondo me, una specie di veloce tartaruga. Se posso osare il paragone….
Oh, finalmente una Bergamo diversa dagli stereotipi e dalle consuete cartoline. Ci voleva! E il suo contributo, professor Calzana, mi è sembrato illuminante. Grazie.
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