
Che  ora è questa che saluta 
il muro sbiadito con calda luce 
e silenzioso cenno, e sommuove 
l’aria tremante di giugno? 
Ardi immobile, azzurro, 
lustrate foglie della magnolia 
e tu fiore profuma il giorno, 
consuma i tuoi petali bianchi 
sino alla dissoluzione, a noi 
gli occhi chiusi arrossa 
il riverbero estivo cui 
solitaria cicala s’accompagna. 
Attilio Bertolucci, Estiva, in Verso le sorgenti del Cinghio, Garzanti, 1993
Mario Luzi canta giugno e la città sospesa.





3 Commenti
Giugno. Immagino bambini che corrono dopo l’ultima campanella dell’anno. Già, corrono incontro all’estate, alle avventure attese, ai desideri nascosti, ai colori di un tempo libero.
Bella l’immagine dei bimbi che fuggono da scuola, liberi dai banchi, aperti ai desideri Grazie, Paolo.
E se fosse giugno il mese migliore, quello dell’estate non ancora compiuta, e la primavera che ancora s’attarda?
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