[30] Settembre 2022, Sant’Angelo dei Lombardi. Un anziano se ne sta per conto suo, accanto a un Apecar parcheggiato in bilico sul marciapiede. Non richiama l’attenzione dei passanti, che peraltro scorrono in prevalenza sull’altro lato della strada, men che meno fa segno alle auto che sfilano per la via. No, fa l’opposto dei venditori che decantano la merce e gridano ai quattro venti quant’è buono questo e saporito quello. Di taglia minima, vestito alla buona, un cappello a velare gli occhi, l’uomo se ne sta appartato senza uno sguardo al panorama che si staglia a perdifiato oltre il muretto. Poggia sul bastone, curvo e assorto, il mento nelle mani, gli occhi bassi. In toscano si direbbe: ristà. Ecco, a me quell’anziano ha ricordato l’Irpinia intera…
L’intero mio memoriale si trova ora raccolto nel volume Ritorno in Irpinia.
1 Commento
Immagine potente quella della mezza casa. E anche la caparbietà di alcuni irpini, che non vogliono saperne di emigrare. Invece molti di noi hanno già perso speranza, la rassegnazione prevale. Anche per questo sto apprezzando il suo memoriale, che non fa sconti e racconta la nostra gente per come è davvero.
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