Novanta secondi

La prima pagina de Il Mattino del 26 novembre 1980

[7] C’era un caldo strano, quel 23 novembre, quasi estivo, lo ricordano in molti; Stefano Ventura, oggi ricercatore, aveva sei mesi il giorno del sisma, e abitava a Buiggio, in Canton Ticino. «Tutti i racconti descrivono la giornata del 23 novembre, una domenica, facendo riferimento alla mitezza dell’aria novembrina, un’eccezione concessa di rado in una zona di montagna come l’Irpinia. Quella calma dell’aria veniva associata, in questi racconti e nella credenza popolare, ad un presagio di sventura, un ribollire delle viscere della terra e potenza naturale sovvertitrice. La forza con cui la terra tremò alle 19:34 del 23 novembre 1980 fece sì che quel presagio di sventura si tramutasse in realtà» (Stefano Ventura, Non sembrava novembre quella sera, Mephite editore 2010)…

L’intero mio memoriale si trova ora raccolto nel volume Ritorno in Irpinia.

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