Certo, abbiamo una intera pagina dedicata al torneo, dove potete trovare tra l’altro tutti i racconti pervenuti, ben 385. Ma in questo articolo vorrei mettere in mostra i racconti per la giuria migliori.
Ecco i premi e i relativi eletti.
Ed ecco i racconti segnalati, per la giuria degni di menzione.
Non è tutto: Marco V. Burder, sollecitato dal concorso, mi ha inviato un nuovo contributo musicale dopo quello in avibus, accompagnandolo con queste parole:
«Per complimentarmi con la tua originale iniziativa, ti mando un breve pezzo musicale vagamente ispirato a un’euforica canzone scozzese per bevitori, Come fill, che Beethoven restaurò e musicò su commissione nel 1817 insieme a decine e decine di altre, di cui si erano corrotte o smarrite le partiture. L’esecuzione col violino (fiddle) irlandese a orecchio, ovvero col violino da osteria, è opera mia, dunque non certo professionale. A volte mi diverto così, con l’unica approvazione dei miei cani. D’altronde: a chi suona da cane, dai cani l’applauso ululato. – Lo strumento è un lascito familiare, ritrovato fortunosamente vent’anni fa. Risale a un liutaio tedesco degli anni trenta del Novecento».
Al primo ascolto ho eletto Come fill a colonna sonora del torneo, possiede una vivacità gioiosa che mette in moto i piedi, oltre che i calici, s’intende. Il brindisi va a tutti coloro che hanno reso possibile questa piccola memorabile impresa.
6 Commenti
Facile sia proprio così, controllo.
E per il brindisi, grazie e, a tutti, prosit!
Non so a causa di quale strano meccanismo, ma i commenti si leggono per intero solo accedendo da facebook, in ogni caso, la ringrazio anch’io sig.Burder per la poesia chi ci ha regalato con la scultura in avibus e le sue preziose composizioni.
Grazie per la segnalazione. Ho provato con vari browser, ma si legge tutto perfettamente. Probabile che per una visione corretta valga la pena di reinstallare il browser.
*la sua composizione e scultura in avibus* sorry
A mio avviso, il sig.Burder meritava un premio speciale già con la scultura ed il suo In Avibus e, ora, il “premio colonna sonora” gli tocca proprio! Si provveda, mi raccomando
Il signor Burder, per come me lo figuro, è persona schiva. Non ama celebrazioni e altre inezie. I suoi doni non pretendono premi, ma gratitudine.
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