Alberto Magnelli, Natura morta

Così sostiene Paola, nella mail qui riportata a seguire. Per lei son meglio come scrittore rispetto al mestiere di sceneggiatore, ovvero al film Gli anni e i giorni. Certo, va tenuto conto che parlare di sceneggiatura in questo caso è improprio, visto che si tratta di documentario: i protagonisti sono i ragazzi, noi abbiamo avuto giusto il compito di montare le loro risposte. Grazie Paola, alla prossima. [ccalz]

Ciao Claudio, come promesso ho visto “gli anni e i giorni”. Mi è piaciuto, bellissime le riprese nelle diverse stagioni, mi ha fatto uno strano effetto vedere in un film luoghi che frequento abitualmente, positivo il fatto di far raccontare ai ragazzi i propri stati d’animo, timori, speranze, aspettative e soprattutto evidenziare un grosso problema della scuola italiana, purtroppo sono sempre meno gli insegnanti che ti trasmettono la passione per lo studio e ti aiutano a dare il meglio di te. Complimenti ma … – ora faccio la Maionchi della situazione – ti preferisco come scrittore, forse perchè il film per me è stato un déjà vu dal momento che mio figlio Giorgio si è diplomato quest’anno, mentre leggere i tuoi libri ha un “sapore” diverso, il tuo stile inconfondibile cattura il lettore dalla prima all’ultima pagina.