Quella volta che Maria…

Mi hanno scritto in diversi sul mio post Arte e spazzatura. Chi per dire che in caso di Leonardo o Michelangelo una cosa così non sarebbe accaduta (Paola), chi per rivelare che una volta a Bilbao è inciampata in un mattone al Guggenheim -ovviamente parte integrante di una installazione- (Carla), chi chi per sostenere che “gli occhi spesso vedono ciò che vogliono vedere” (Mariangela). 
Pubblico a seguire la mail di Maria Castelli, giornalista del Gazzettino Padano, che racconta un episodio lontano: una volta di più con Maria stiamo dalla parte della signora delle pulizie di Dortmund. [ccalz]

Se fai una colletta per aiutare la signora delle pulizie, mi associo. Devo ancora farmi perdonare dalla categoria delle signore delle pulizie per un episodio di 31 anni fa, nella redazione di un quotidiano. La signora, sorda come una campana, arrivava tutte le mattine alle cinque, quando se ne andava l’ultimo dei tipografi ed era così appassionata del proprio lavoro che lucidava anche i tasti delle macchine per scrivere.

Una mattina, mentre lucidava il pomello d’ottone del portone, dita attaccate al Sidol per il freddo, ma lei non sentiva neppure quello, si presentò un fattorino a consegnare un pacco per il redattore della pagina sulla musica. Che cos’è, chiese la signora. <Materiale fonografico>, rispose il fattorino, che era una persona colta. La signora capì <materiale pornografico> ed imprecò come venti persone che imprecano contro il fattorino, contro i redattori sporcaccioni e contro tutti quelli che corrompono la gioventù facendo soldi con le brutte cose. Fui la prima ad arrivare al giornale e trovai la signora che imprecava dando di gomito con acqua ed ammoniaca nel mio ufficio, al piano di sopra e il fattorino in lacrime fuori dal portone perchè lei non voleva firmare la ricevuta di brutte cose di cui aveva solo la responsabilità della consegna. Il pacco non si trovava, il fattorino piangeva e lei minacciava l’ira di Dio, finchè chiarii l’equivoco. Ripescammo il pacco dal cassonetto condominiale dell’immondizia e mi pentirò per sempre d’aver tenuto il muso alla povera donna, convinta che anch’io facessi parte della gente che corrompe la gioventù.
Non so perchè ti ho raccontato questo episodio. Forse perchè piove, è calata la nebbia. è il mese di novembre e la situazione non è buona. Ma la tua mail m’ha scaldato il cuore. Un abbraccio.
Maria

2 Commenti

  • Claudio Calzana Posted 10 Novembre 2011 11:54

    Magari non proprio una medaglia, ma quanto meno delle attenuanti. In particolare: quanti musei non hanno adeguata segnaletica? Così si rischia di scambiare l'estintore per un'opera d'arte, e l'opera d'arte per un estintore.

  • Anonymous Posted 9 Novembre 2011 19:56

    Secondo me le signore delle pulizie andrebbero premiate, una medaglia ci vorrebbe. Soprattutto quando ingenuamente esprimono un parere su certe cosiddette opere d'arte. In partica la pensano come il popolo. E chissà quanti non hano il coraggio di dire, e di fare, quello che loro dicono e fanno.

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