Bello quando i lettori

In occasione della pubblicazione del mio racconto “Il catoblepa” avevo chiesto ai miei lettori di suggerirmi finali nuovi e inaspettati. E così è stato, anche di più. Il Paolo ha proposto un finale del tutto a tono, la Mariangela ha addirittura scritto un racconto parallelo al mio catoblepa, proprio in 5 mosse come l’originale, il tutto postato nei commenti. Bello quando i lettori ti confortano tanto, si vede che si accende una scintilla. Conforta la scrittura e lo scrittore. L’immagine presenta la sequenza di Fibonacci secondo Mario Merz.

8 Commenti

  • mariangela Posted 6 Agosto 2011 09:02

    Sì, buone vacanze Claudio!!! BUONISSIME vacanze!

    Bepz, però vorrei capire qual è il sentimento che li muove, gli stronzoni… Sennò, come faccio a scrivere "al maschile"?

  • Anonymous Posted 5 Agosto 2011 22:47

    Buone ferie prof…
    Mariangela, lasciamo il Caludio alle sue cose estive e veniamo a noi: io concordo sulla stronzaggine dei trombatori seriali (che di norma non hanno prove)!
    Questa cosa mi diverte…
    Bepz

  • Claudio Calzana Posted 5 Agosto 2011 12:07

    Tenutario in senso lato, dai.

  • mariangela Posted 5 Agosto 2011 11:58

    Vorrei farmi un po' di mare pure io, visto che ci abito, al mare, e finora l'ho visto solo due volte… Però, un giretto quotidiano qui da Claudio non può mancare!

    Buone vacanze, tenutario! (Ma non erano solo donne? Vedi a immedesimarsi che succede…)

  • Claudio Calzana Posted 4 Agosto 2011 22:57

    Il qui presente tenutario del blog est in ferie, per cui a farla breve sarebbe dell'idea di lasciar fare ai suoi fedelissimi. Almeno per un po', dai…

  • mariangela Posted 4 Agosto 2011 22:43

    Giusy (Beppe?), il grande capo Esticazzi direbbe: "l'è düra!"

    Perché è come chiedersi: ma le donne "sanno" dei sentimenti degli uomini, e gli uomini "sanno" dei sentimenti delle donne? Oppure li interpretano secondo il proprio sesso? Per fare uno dei tanti esempi possibili, se un uomo oltre alla moglie e all'amante, si tromba pure la segretaria, per me (donna) è semplicemente uno stronzo. Invece, vai a sapere cos'è per un uomo. Magari è mosso da un dignitosissimo sentimento a me sconosciuto perché io (donna) già sarei sufficientemente oppressa da una banale bigamia! Non so. Ditemi.

    Poi, magari, di esempi ne faccio anche altri e rileggo il racconto di Claudio per trovare "eventuali" e involontarie mascolinità (però, se Claudio fa la stessa cosa col mio…).

  • Anonymous Posted 4 Agosto 2011 21:27

    Mariangela mia… il tuo gioco è interessante!
    Scrivere da LEi pur essendo un LUI, ma non un LUI che fa la LEI, ma proprio come una LEI… e viceversa ovviamente. Ma come si fa?
    Beppe… o Giusy?!

  • mariangela Posted 3 Agosto 2011 17:09

    Mi viene da suggerire un altro gioco: dove, eventualmente, nei due racconti il maschio che ha scritto da femmina non lo è stato, e dove la femmina che ha scritto da maschio, idem all'inverso? Insomma, i maschi sanno essere femmine e le femmine sanno essere maschi fino in fondo? O sono due mondi tutto sommato troppo distinti per poter essere raccontati dall'altra metà del cielo (a meno di non essere psicologi di ultradecennale esperienza)?

    P.S. Nel caso del Catoblepa e mio racconto parallelo, ad esempio, io femmina che ha scritto da maschio in fondo non ho fatto altro che accettare il gioco consueto: "lui" (anche se scrive come fosse lei) decide la danza, "lei" (anche se scrive come fosse lui) segue il ritmo… Nulla di nuovo sotto il sole, dunque?

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