Blazer 10, ovvero the end

Grazie a René Gruau che ci ha accompagnato in questa saga dedicata a Sean Blazer.
Questa è l’immagine di copertina del mio primo romanzo, Il sorriso del conte.

Ecco qua, la storia del Sean Blazer sarebbe anche finita se non fosse che, per definizione, ci sono storie aperte, e questa è una di quelle. Come dice il Leo, potevamo diventare famosissimi come Fruttero e Lucentini, ma Belotti & Calzana non suona così bene, per cui meglio lasciar stare. Ovvero, è stato certo un bene appalesarsi dietro uno pseudonimo come Sean Blazer, precorrendo i tempi, come Luther Blisset o Wu Ming. Leo, sai chi mi viene in mente? Wittgenstein, niente meno, che nei Pensieri diversi scrive: «Chi si limita ad anticipare il proprio tempo, ne verrà superato”» Mi sa che a noi è andata così, che ci vuoi fare, la storia ci ha asfaltato che neanche uno schiacciasassi. La prossima volta ci organizziamo meglio e ce la prendiamo comoda [the end (per ora)].


La prima puntata della saga di Sean Blazer.

 

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