Ecco qua, la storia del Sean Blazer sarebbe anche finita se non fosse che, per definizione, ci sono storie aperte, e questa è una di quelle. Come dice il Leo, potevamo diventare famosissimi come Fruttero e Lucentini, ma Belotti & Calzana non suona così bene, per cui meglio lasciar stare. Ovvero, è stato certo un bene appalesarsi dietro uno pseudonimo come Sean Blazer, precorrendo i tempi, come Luther Blisset o Wu Ming. Leo, sai chi mi viene in mente? Wittgenstein, niente meno, che nei Pensieri diversi scrive: «Chi si limita ad anticipare il proprio tempo, ne verrà superato”» Mi sa che a noi è andata così, che ci vuoi fare, la storia ci ha asfaltato che neanche uno schiacciasassi. La prossima volta ci organizziamo meglio e ce la prendiamo comoda [the end (per ora)].
La prima puntata della saga di Sean Blazer.
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