Tema: il mio paese

Ancora un tema del Gino, stavolta dedicato a Cesano Maderno, o meglio all’ACNA. La maestra Alessandra lo giudica con un “Benino”: Gino, non è che era un po’ stretta di voti? [ccalz]

IL MIO PAESE (6 maggio 1957).
Il mio, non è un paese, ma un villaggio che ha preso il nome di Acna dallo stabilimento. E’ situato sulle colline della Brianza, nel comune di Cesano Maderno. Le case sono tutte dell’azienda. Non ci sono negozi, soltanto un Cral e uno spaccio di generi alimentari. C’è una cappella con un piccolo altare e qualche panca. Una campanella, suonando, fa dei brutti rintocchi. C’è un bel viale alberato che porta allo stabilimento. In fondo al villaggio, attraversato da una strada provinciale, c’è un campo da tennis, dove i giovani vanno a giocare nelle giornate di vacanza. C’è un’autorimessa con un distributore di benzina. Vicino c’è un’aia, dove i bambini giocano al pallone e girano in bicicletta. Vicino alla fabbrica c’è la stazione di Groane, che serve agli operai per andarsene a casa. In inverno il villaggio è deserto e spoglio, mentre in primavera è fiorito e accogliente. Nei giorni di festa, accanto alle case, ci sono le automobili degli abitanti. Non ci sono scuole, perciò bisogna andare in un altro paese. In primavera, verso sera, si sentono i cuculi che cantano, le rane che gracidano e i cani che abbaiano. La cosa più importante del villaggio sono i colori, infatti Acna vuol dire: Aziende Colori Nazionali e Affini! (Benino)

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