La libreria di Ida

Dopo averlo prestato e portato in borsa per un po’, Ida ha messo il “sorriso” in scaffale. E qui arriva il bello: gli angeli sono Guareschi, Campanile, Jerome, ottima compagnia. Non solo: si scopre come qualmente la Ida tiene i libri, ovvero la sua tecnica di archivio davvero particolare. “Il sorriso del conte” sta tra i libri della R maiuscola, mentre la r minuscola ospita… Leggete e lo scoprirete pure voi. [ccalz]

Adesso il libro ha il diritto di stare un po’ tranquillo, senza che le sue pagine svolazzino senza tregua… Così l’ho sistemato nella mia piccola biblioteca. A questo punto scatta inevitabilmente la Sua curiosità, Sig. Calzana carissimo e ‘mai troppo lodato’: dove diavolo l’avrà piazzato, quella benedetta donna, dopo averlo strapazzato così a lungo?
Tranquillo, amico mio! Si sta divertendo un mondo, la Sua creatura! L’ho messo nel settore R, dove la lettera maiuscola dell’alfabeto non sta solo per ‘romanzo’, né solo per ‘risate’, e neppure solo per ‘riposo’. R sta per ‘relax’, e in questo scomparto vengono con amore e simpatia allineati i testi che con maggior piacere riprendo in mano quando devo liberarmi dei fumi cerebrali delle profonde riflessioni o devo allontanare per qualche attimo i martellamenti degli ‘impegni improrogabili’. Adesso il conte è lì che se la spassa tra l’Achille Campanile, il Giovannino Guareschi e l’anglosassone J. K. Jerome (“Tre uomini in barca… per non parlar del cane”, ad esempio).
Quando sono un po’ giù di corda o un po’ su di tensione mi fanno l’occhiolino e io casco nella trappola: ne prendo uno, e la lievità umoristica di quelle pagine mi rilassa, appunto, e mi predispone a riprendere il cammino con un ‘sorriso’ sulle labbra.
Gli altri volumi, quelli più impegnativi, sono sistemati sotto la r minuscola, che sta soltanto per rottura…
La saluto con infinita cordialità.
Ida
15 maggio 2008

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