Gianni X

A seguire l’intervento di un mio ex alunno, Giovanni Battista (detto Gianni) Decimo (detto X). E’ un grande imitatore e un ottimo autore televisivo. Parteggia per Gian Giacomo e mi chiama ancora profe… [ccalz]

Giorno profe. E’ più forte di me, riesco a chiamarLa solo profe, come a scuola.
Uno come me che si chiama Giovanni Battista Decimo non può che essersi affezionato a uno che si chiama Gian Giacomo Salani. Un po’ per il nome, un po’ per i canarini che sono sempre stati la mia passione (tramandata di generazione in generazione) e un po’ per….vabbè lasciamo perdere, cambiamo strada (appunto!).
Sono passati dieci anni buoni dai tempi in cui studiavo filosofia e storia al Sarpi e avevo il professor Calzana come docente, si ricorda? Ma cosa dico studiavo? Eccellevo! Un filosofo mancato pure io, come tanti miei compagni della mai troppo lodata terza fila che sono partiti per la legione straniera dopo avere avuto cotanto insegnante.
Io sono finito a scrivere per la televisione; non so se sia meglio o peggio, ma è così.
Il Gian Giacomo Salani avrebbe fatto la stessa cosa probabilmente; oggi potrebbe essere un mio collega d’ufficio in quel di Cologno Monzese. Il libro mi è piaciuto tantissimo. Il Bonifacio è stra-simpa. La Barbara merita tutto il mio rispetto e la mia ammirazione. L’Angelo è un grande, un mito. A parte il nome a cui sono particolarmente affezionato (mio padre si chiamava così) essere un puttaniere di vaglia e avere per amico un prete è il massimo, soprattutto in una città come Bergamo dove la chiesa ne ha sempre fatte di peggio, altro che l’Angelo.
Le dico solo che io sto cercando il modo per essere “sbattezzato”. Tutto sommato appartenere alla chiesa cattolica altro non è se non una gran boiata. Il Previtali però è scusabile perchè ci crede a quello che fa, soprattutto quando scende dall’altare. “Solo giù dall’altare. Come il Cristo, uomo tra gli uomini, divina speranza di vita”.

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