Il "modesto" parere di Cesarina

Buongiorno,
ho finito il libro venerdì e mi è piaciuto; mi è piaciuto tutto: la trama, lo stile letterario, la suddivisione in capitoli brevi (che però ti invitano ad iniziare subito quello successivo), quella leggera traccia di “mistero” che ti invoglia ad arrivare alla fine, quella pennellata di giallo che si intravede e sopratutto mi è piaciuto riconoscere i luoghi e il carattere di noi bergamaschi. Alcune espressioni poi, sono tipiche (solo nostre), riconoscibili solo da chi conosce profondamente la nostra gente, la nostra storia, il nostro carattere e questo fa piacere poiché ci si identifica.
Voglio spendere anche una parola su uno dei personaggi, Don Luigi, animo semplice, ma filosofo arguto che ben rappresenta il rapporto tra credenti e non credenti e che sottilinea quanto nella nostra cultura si incrocino i destini di persone molto diverse tra loro, ma non incompatibili.
Il libro mi è stato regalato 10 giorni fa per il mio compleanno… ringrazio quindi anche chi mi ha dato l’opportunità di conoscerLa e colgo l’occasione per farLe i miei complimenti (per quanto possa contare il mio modesto parere).
Cesarina Foresti Marella (un’amica di Chiara)
Cordiali saluti.

Ma quale “modesto” parere, Cesarina? Per me il punto di vista del lettore, di ogni lettore, vale più di quello di un esperto di letteratura: perché un bel libro, per essere tale, deve per l’appunto piacere ai lettori. Dunque grazie mille, spero di avere molti lettori come lei (e come Chiara), capaci di appassionarsi e di parlare del conte ad amici e parenti, in modo da attivare il famoso passaparola che fa la fortuna dei libri. [ccalz]
 

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