La conta

Quel simpaticone del Vittorio Feltri nell’editoriale odierno ha scritto che se i ragazzi norvegesi si fossero coalizzati contro l’attentatore costui non sarebbe riuscito impunemente a farne fuori così tanti. Dai, erano 500 contro 1, possibile che se la siano data tutti a gambe? L’argomento ricorda molto (troppo) da vicino quello a danno degli Ebrei, popolo vittima per definizione: ragazzi, bastava dire di no, bastava coalizzarsi per bene e della Shoah neanche l’ombra. Cari Ebrei, diciamocelo, un po’ ve la siete cercata: la prossima volta vedete di stare più attenti, per favore. Insomma, secondo Feltri le vittime ci mettono sempre del loro, sennò che vittime sarebbero? Alla fin fine il caso norvegese si riduce a giovani egoisti incapaci di reagire, smidollati per via del Welfare, troppo perfettini per ‘sto mondo popolato da fanatici. Per fortuna da Oslo giunge rassicurazione che al prossimo atto terroristico ci staranno più attenti: tramite una conta preventiva decideranno chi si dovrà sacrificare, e gli eletti si scaglieranno contro il terrorista di turno, che verrà imbrigliato a dovere. Ma già che ci siamo, la prossima volta magari anche il Vittorio potrebbe scagliarsi sulla sua tastiera, o meglio incaricare qualcuno in sua vece: il rischio in questo caso è solo quello di far fuori la libertà di stampa, ovvero l’unica e vera buona notizia di questo editoriale.

14 Commenti

  • Claudio Calzana Posted 26 Luglio 2011 16:40

    VF gioca sempre a eccitare gli animi, a creare divisioni, sollevazioni di popolo, guerre civili. E' il suo metodo, il suo stile. Altri non ne conosce per creare volume e dunque copie. Molti anni fa, quasi 35, sono stato suo giornalista al Giornale di Bergamo, che portò a numeri incredibili con una ricetta semplice semplice: titoli bastone e volume a palla su certe notizie. E da allora continua così, facendosi un baffo dell'etica e della professionalità. E di fronte a qualsivoglia contenstazione, la sua risposta è e sempre sarà: "E' il mercato, bellezza".

  • Anonymous Posted 26 Luglio 2011 15:25

    Pensare che nella sua pagina Facebook il VF sta ricevendo tanti di quei complimenti. Migliaia. Vabbé, non son proprio complimenti ma, invero, dei meritati e sonori VF… :-))

    Paolo G.

  • Anonymous Posted 25 Luglio 2011 21:02

    Ecco… appunto!!!

  • Claudio Calzana Posted 25 Luglio 2011 18:22

    Ah, già, il signore è assai funzionale, tanto è vero che passa da un giornale all'altro (facendosi pagare un occhio nel trasferimento) senza la benché minima piega.

  • Anonymous Posted 25 Luglio 2011 18:14

    Il problema non è quel che dice il sig. Feltri, che qualsiasi persona normalmente di intelletto dotata non starebbe mai ad ascoltare, ma il fatto che questo signore continua da anni a dirigere giornali (finanziati sempre dallo stesso signore….!), fare il maitre a penser di certa destra e passare anche per uno che sta fuori dagli schieramenti!!!!

  • Claudio Calzana Posted 25 Luglio 2011 17:58

    Capisco benissimo, dear. Ma se difendo VF è per difendere l'istituzione libertà di stampa, sempre che lui non insulti o diffami. Perché a mio avviso VF lavora contro la medesima libertà, dobbiamo stare attenti. E' del partito del tanto peggio-tanto meglio, quindi.

  • Anonymous Posted 25 Luglio 2011 17:48

    Caro prof. riprendo un mio refrain tipicamente sarpino: son d'accordo ma non del tutto!
    Questa frase mi è valsa punizioni esemplari ma anche qualche bella soddisfazione.
    Il vessillo della libertà di stampa va tenuto alto e in vista, ci mancherebbe, ma questo è palesemente coperto di fango, appesantito, avvoltolato su stesso… insomma, che vessillo è?!
    VF può sventolarlo finché vuole, ma resta un pensatorgiornalista tutt'altro che libero! Ve ne sono molti altri, questo sì, che sventolano non solo per sevntolare o farsi scudo di un diritto quantomai sacrosanto… e spero che questi stessi esprimano il loro sdegno con capacità e competenza… dittongo poco feltriniano!
    Beps

  • mariangela Posted 25 Luglio 2011 17:22

    Hai idea, Claudio, di quanto io spenda dal parrucchiere per tingermi di un bel colore charmant i capelli bianchi? 'Na cifra, credimi! E allora, no, non le mando a dire… Ma che solo le fregature ci dobbiamo prendere dall'età che avanza?

  • Claudio Calzana Posted 25 Luglio 2011 17:15

    No, Beppe, sono io che ci credo: grazie alla libertà di stampa VF può dire, parlare, scrivere, argomentare, che ci creda o no a quel che dice. Ma senza libertà di stampa il rischio è che solo gente come VF possa dire, parlare, scrivere, argomentare.

  • Anonymous Posted 25 Luglio 2011 17:14

    Aggiungo ancora: il geniale VF, folgorato da intuizione, ieri l'altro puntava il dito su Al Quaeda… i musulmani… più lontano di così non ci poteva andare.
    Mariangela… ti faccio compagnia nell'attesa…
    Insisto: questa non è stampa LIBERA, è stampa a BRIGLIE SCIOLTE… che non è proprio la stessa cosa…
    Bepspsp

  • Anonymous Posted 25 Luglio 2011 17:09
  • Anonymous Posted 25 Luglio 2011 17:08

    Qualcuno dovrebbe dire qualcosa a Vittorio Feltri, dovrebbe mandargli una cartolina con la frase del primo ministro norvegese dopo il disastro di Utoya: “Al male reagiremo con più democrazia e più umanità”.
    Così un blogger de Il Fatto Quotidiano.

    Aggiungo una piccola considerazione: questa è libertà di stampa? Davvero VF crede in quello che ha scritto? E' libera la stampa schiava della sensazione e dello stupore che vuole scientemente provocare?
    Ma questo qui deve andare in pensione, poche balle!!!!
    Uno sconcertato Beppe

  • Claudio Calzana Posted 25 Luglio 2011 16:57

    Tu non le mandi a dire, eh?

  • mariangela Posted 25 Luglio 2011 16:52

    Primo, non sorridere mai in TV. Lui e il compare Belpietro, tal da apparire intelligenti (il riso abbonda, eccetera). Secondo, dire e scrivere le peggio cazzate come fossero resoconti dal fronte da premio Reuters. La virilità dell'uomo forte che non deve chiedere mai è salva, perché la tiratura, almeno lei, si alza. Terzo, ribattere alle eventuali lamentele degli indignati con un "sì, ma pure lui…".

    Ai giornalisti di primo pelo 10 euro ad articolo se va bene. Ai vigliacchi, palcoscenici e dané. E' la legge dell'audience, baby! La caciara e i colpi bassi risvegliano l'omino appennicato sul divano, magnata casereccia, birra e rutto libero, che così si becca lo spot sul Grand Soleil con annessa canzoncina.

    P.S. L'ordine dei giornalisti – quello che non vuole essere sciolto perché solo lui l'etica e la moralità… – lo butterà fuori a calci in culo o, volendo, in faccia tanto è la stessa cosa, oppure no? Resto in fidente attesa.

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