Cartoline da Venezia

Venezia, Castello (© Claudio Calzana)

Ho ricevuto molti commenti per le mie recenti digressioni dedicate a Venezia. Ovviamente ho risposto a tutti personalmente, ma ho pensato di condividere alcuni testi con tutti voi. Per farvi capire quanto parole come queste mi fanno felice. Grazie.


Buongiorno Claudio, grazie mille per gli spunti di riflessione, interessanti come sempre. A Venezia c’è un bel quadro di Lorenzo Lotto, con un santo in ascensione sopra le nuvole e sotto un paesaggio quasi fiammingo; se non sbaglio si trova nella chiesa dei Carmini.
Angelo

Grazie Claudio delle tue digressioni dove la Bellezza la fa da padrona senza dimenticare la realtà nel suo complesso, e così Marghera e Venezia quasi si bilanciano. Quando ero un quadro dirigente di Coop in quel di Roma, nel 1989 fui il responsabile del primo Carnevale ecologico della città, costruimmo un Pesce gigante coi mascherai di Mondonovo, che girava per i canali, un pesce che si tolse momentaneamente la Maschera ad ossigeno fiducioso che gli umani approvassero la legge contro il fosforo nei detersivi e dopo pochi mesi in effetti fu approvata. Quindici giorni interessanti dove il freddo umido mi penetrava nelle ossa, ma dove vissi accanto ai veneziani nella parte non turistica della città. E quando tutto coincide, sincronicità, ecco il successo. Su tutti i giornali e addirittura per Coop, per la prima volta al TG1. Rischiai tutto ma andò bene.
Alberto

Grazie, veramente interessante! Sono felice di essermi iscritta.
Rita

Grazie, un bel viaggio in una città vista solo frettolosamente in età giovanile. Tuttavia il connubio acqua /terra è davvero suggestivo, oltre alle altre innumerevoli bellezze ed attrazioni che offre Venezia. Ho finito di leggere e di recensire Notturno Veneziano di Angelo Coco. Splendido testo.
Pina

Particolarmente interessanti queste digressioni.
Nadiamaria

Grazie per le affascinanti pennellate su Venezia, la meta prediletta per le gite scolastiche dei miei antichi tempi. Le facevano concorrenza Milano e, di seguito Torino. Più in là non era previsto, se non in casi straordinari. Ci si preparava all’evento con approfondimenti artistici, storici, teatrali (Goldoni, l’impareggiabile!) e poi, una volta giunti alla meta, ci si impattava contro il fattore umano, contro gli abitanti concreti, che il più delle volte – se non avevano interesse di “schèi” – non sembravano neanche tanto accoglienti nei confronti di quelle orde di studenti che portavano il pranzo al sacco! I professori facevano in modo di riempire i cervelli del maggior numero di nozioni possibile, perché il tempo era breve e le cose da ammirare e memorizzare non finivano mai. Superata l’età scolare, ecco la giovinezza che permetteva di visitare Venezia senza le briglie obbligatorie della cultura, e di respirare la meraviglia delle calli, dei negozietti con le preziosità di Murano, delle case lontane dal centro e piantate nell’acqua. La musicalità di quel dialetto che ti spinge alla traduzione simultanea per comprendere il significato della battuta… Da decenni, ormai non torno a Venezia e, quando ne parlo, avverto sempre nel cuore una sorta di richiamo ancestrale, come se nell’ultima visita avessi dimenticato là qualcosa che dovrei correre a riprendermi, forse la giovinezza. Può essere?
Ida

Grazie mille per queste sue belle “digressioni”. Mi viene in mente che le chiese di Venezia custodiscono tesori ignoti ai più. Un po’ sono difficili da “leggere”, l’illuminazione è scarsa, quasi elementare. E poi i capolavori sono talmente tanti che per ogni visita ci vorrebbe mezza giornata, e quel che a Venezia manca sempre è il tempo. Turisti di corsa, scolaresche di fretta, guide con bandierina seguite da file disordinate di famelici del bello. I quali van sempre nei medesimi luoghi, come se Venezia si fermasse a piazza San Marco, Figuriamoci. La vera bellezza è la Venezia meno battuta, quella che nemmeno i veneziani conoscono davvero.
Luca


Qui potete iscrivervi alle mie digressioni. Qui invece potete fare una gita a Venezia guidati da artisti e letterati.

1 Commento

  • Erin Posted 20 Maggio 2023 23:51

    Venezia è tanto bella quanto doppia. Unica e irripetibile, degna figura della fine. Questo è il testo della mia cartolina dalla laguna

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